Una Fiat Panda in pista regala il meglio di sé: slalom da paura per la citycar italiana, il video è da non perdere
La Fiat Panda è la più amata dagli italiani, di gran lunga se guardiamo i dati relativi alle vendite ogni mese. Se però, la nuova vettura, che peraltro ha anche il motore ibrido dimostrando di essere al passo con i tempi, è la regina delle vendite, una delle vetture più amate di sempre è proprio la Panda 750, il famoso “Pandino“.
Una vettura realizzata nel 1980 nella sua prima serie, rimasta in produzione fino al 2003. Auto che è diventata un vero e proprio mito, anche per le tante modifiche ed elaborazioni fatte ad hoc anche da semplici appassionati.
E se sono tante le versioni originali ancora in circolazione ed in vendita sui siti specializzati relativi all’usato, c’è ancora si scatena in pista con esemplari davvero magnifici. E’ il caso di Alfio Laudani, un pilota siciliano che ha trasformato il suo Pandino in una vera e propria vettura da rally, mostrando le sue qualità – e quelle della superutilitaria naturalmente – in un percorso a slalom disegnato da birilli. Insomma, una difficoltà in più per la Panda.
Fiat Panda in versione rally: il video in azione
La Panda nel video è una vettura elaborata, come si può leggere anche nelle note; il motore emana un rumore sordo, che lascia immaginare come il propulsore originale sia stato sostituito o quantomeno potenziato; interamente colorata di blu, compreso i paraurti e ad eccezione della mascherina anteriore, questi sono decisamente modificati rispetto all’originale, con numerosi fori all’anteriore probabilmente per far passare maggiore aria all’interno del motore.
Naturalmente l’interno è stato realizzato ad hoc per lo scopo. E’ però messa alla prova che regala decisamente il meglio di sé. Il percorso, infatti, è decisamente tortuoso. Come spiegato, si tratta di continui slalom tra birilli, apposti in modo da far realizzare alla Panda una serie di “esse” che evidenziano la perfetta tenuta di strada della vettura.
Nessun tipo di sbandamento, tantomeno perdita della traiettoria per la citycar che dimostra di essere perfettamente a suo agio nel continuo saliscendi della strada, tra pendenze anche notevoli, con la strada che si arrocca su per la montagna con curve anche a gomito, brillantemente superate.