Dal 2023 la MotoGP vedrà l’ingresso delle gare sprint: i pareri favorevoli di Enea Bastianini, Johann Zarco e Jack Miller.
Non è stato il mercato piloti a scuotere il paddock della MotoGP al Red Bull Ring, ma la grande novità che ha in mente la Dorna. Una decisione che farà sicuramente discutere per molto tempo e lascia divisi i piloti della classe regina. Fabio Quartararo, Pol Espargarò e altri si sono detti contrati e aspettano di conoscere ogni dettaglio. In ogni caso è stata una decisione presa senza discuterne in Safety Commission come solitamente avviene…
Ma l’idea piace molto ai costruttori e ad una folta schiera di piloti, come Enea Bastianini, che vede un’occasione in più per fare punteggio e riscattarsi in caso di intoppi nel corso di un week-end. Più punti in palio, più spettacolo, più rischi: “Penso che possa essere una buona idea, un motivo per provare a fare bene. Può essere qualcosa di divertente guardando anche la Superbike“. Ed è proprio dal campionato delle derivate di serie che arriva l’ispirazione, con il Mondiale SBK che sta diventando sempre più attraente.
I pareri di Zarco, Pol e Miller
A favore delle gare sprint si schiera anche il pilota francese del team Pramac Racing, Johann Zarco: “Secondo me sarebbe un grande spettacolo, anche per attirare più pubblico. In Superbike già c’è, perché non si potrebbe fare anche in MotoGP?“. Non trova sulla stessa lunghezza d’onda il collega Pol Espargarò: “Vedremo se è meglio per lo spettacolo, ma per noi piloti è il doppio del lavoro e il doppio del rischio. È il doppio dello spettacolo per le emittenti televisive, questo ovviamente è meglio per loro. Ma io rispondo da pilota“.
Idea entusiasmante anche per l’australiano Jack Miller, da sempre formidabile in condizioni estreme, amante del rischio e desideroso di mettersi sempre in gioco. “Sono un grande sostenitore di questo progetto… Non devi preoccuparti di pneumatici e consumo di carburante. Nella maggior parte delle gare della domenica, sull’intera distanza, le gomme o il carburante limitano le tue prestazioni. Sono favorevole a testare questo elemento per un anno e poi a valutarlo alla fine della stagione“.
A chi osserva come il rischio dei piloti aumenti Jack Miller, al termine delle libere del venerdì, risponde a chiare lettere: “Oggi usciamo nelle FP4 e percorriamo quasi un’intera distanza di gara a velocità di gara. Perché non dovremmo piuttosto farlo in una gara sprint e guadagnarci? Siamo qui per correre in moto, non per eseguire un balletto“.