Finalmente c’è la possibilità di mettere la benzina gratis sfruttando il nuovo bonus statale. La modalità per accedere all’incentivo
Questa estate 2022 sarà ricordata come quella dei rincari e del continuo aumento dell’inflazione. In particolare, i prezzi dell’energia si sono fatti sentire con cifre arrivate alle stelle, pesando sull’economia delle famiglie.
Aumenti che hanno condizionato sia la vita domestica, pensiamo al gas, ma anche gli spostamenti in auto. Altissimi i costi dei carburanti, con una inevitabile ripercussione sulle vacanze e i viaggi in auto tipici di questo periodo. In particolare, è stato molto pesante il mese di luglio, con i carburanti che avevano raggiunto il costo di 2 euro al litro.
Per ovviare all’aumento del costo del carburante, oltre alla misura contenuta nel DL Aiuti che ha prorogato fino al 20 settembre prossimo, il taglio sulle accise, il Governo ha varato un ulteriore incentivo, il cosiddetto Bonus benzina.
L’articolo 2 del decreto legge 21/2022, convertito con modificazione dalla legge 20 maggio 2022, n. 512 (c.d. decreto Ucraina bis), prevede un buono per il rifornimento del valore massimo di 200 euro esente sia da contributi che da imposte, destinato ai lavoratori del settore privato. Sono compresi tra i beneficiari anche gli studi professionali. Escluse, invece, le amministrazioni pubbliche.
Il contributo sarà erogato direttamente in automatico alle aziende aderenti all’agevolazione, le quali poi provvederanno a girarlo a loro volta alla platea di dipendenti interessati nelle modalità previste.
Prima di illustrare le modalità operative con cui ottenere il bonus benzina va precisato anzitutto che la sua erogazione è su base decisionale del datore di lavoro. Pertanto il lavoratore dipendente non può richiederlo direttamente tramite domande o procedure specifiche.
Concretamente il Bonus Benzina è un ticket cartaceo o elettronico sul quale è indicato il valore nominale del buono spendibile presso i distributori di benzina, diesel, GPL o metano con l’ulteriore possibilità di utilizzarlo per la ricarica dei veicoli elettrici presso le apposite colonnine dislocate sul territorio e reperibili anche attraverso app dedicate.
Il buono benzina può essere concesso dal datore di lavoro senza alcun accordo preventivo inserito nel contratto e non vengono conteggiati nel cumulo delle altre erogazioni di beni e servizi eventualmente concessi dall’azienda. I buoni, infatti, non sono tassati in capo al dipendente e non concorrono alla definizione del reddito da lavoro.
Importante ricordare che i buoni non potranno essere utilizzati per finalità retributive, quindi non potranno mai essere utilizzati in alternativa o a integrazione dello stipendio o essere inseriti in busta paga.
Benzina, la scadenza del Buono
I bonus sono arrivati in estate, ma per utilizzarli c’è molto tempo: i voucher dovranno essere emessi entro il 12 gennaio 2023. Il bonus, se non ancora utilizzato, potrà comunque essere speso anche oltre la scadenza fissata per l’emissione dello stesso.
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