Nell’ultima gara stagionale del mondiale di Formula E Stoffel Vandoorne non si accontenta di amministrare il vantaggio, sale sul podio alle spalle di Mortara e conquista il titolo
A Stoffel Vandoorne bastava arrivare davanti a Mitch Evans per garantirsi il titolo. O anche alle spalle del neozelandese della Jaguar, considerando i 21 punti di vantaggio in classifica generale.
Tanti abbastanza per stare tranquillo. A patto di non fare disastri, di non uscire dalla pista e non farsi coinvolgere da una gara a rischio. Visto che a Seoul ieri, sotto la pioggia, otto auto si erano eliminate con un pauroso tamponamento.
Formula E, Vandoorne è campione
Vandoorne non si è accontentato del compitino, di amministrare il suo considerevole vantaggio e di marcare stretto Evans. Anche perché il kiwi della Jaguar non è mai riuscito a impensierire il belga della Mercedes piazzandosi solo al 13esimo posto in una corsa sostanzialmente piuttosto anonima e sottotono dopo la bella vittoria di ieri.
Niente errori per Vandoorne
Vandoorne gioca all’attacco alle spalle di uno scatenato Edo Mortara, desideroso di rivalsa dopo l’uscita di scena di ieri, un ritiro che lo aveva tagliato fuori dalla corsa al titolo, terzo incomodo alle spalle del belga e di Evans.
Una gara praticamente perfetta quella di Vandoorne che ha corso sempre all’attacco, senza correre rischi inutili ma senza mai guardare nello specchietto retrovisore, estremamente fiducioso e sorretto da una Mercedes ancora una volta molto affidabile. Per la casa tedesca è il secondo titolo consecutivo dopo quello conquistato lo scorso anno da Nyck De Vries. Un paradosso, considerando che la Mercedes ha ormai stabilito che quella che si è conclusa oggi – a meno di clamorosi ripensamenti – sarà la sua ultima stagione in Formula E dichiarando chiuso il programma sportivo nella competizione full-electric della FIA.
Secondo titolo Mercedes
La vittoria di Mortara non basta a consegnare il titolo costruttori alla Venturi: la Mercedes, nonostante il secondo ritiro consecutivo di De Vries, bissa il successo dello scorso anno anche tra i costruttori staccando Rockit Venturi e DS Techeetah.
Alle spalle di Mortara e di Vandoorne, Jake Dennis, terzo con la Andretti. Poi Frijns, Askew (due auto nelle prime cinque posizioni per la Andretti elettrica) e Vergne. Niente gara per Giovinazzi, sostituito dalla riserva Fenestraz, a chiudere una stagione amara senza punti né grandi soddisfazioni.
La stagione 2022-23 va in archivio in attesa di quella della prossima stagione. Che si annuncia ricchissime di novità, undici scuderie e ventidue auto già iscritte. Anche se il pressing di FIA e dell’amministratore delegato della Formula E Alejandro Agag su Mercedes continua, chiedendo un clamoroso dietro-front alla scuderia due volte campione che il prossimo anno non difenderà il titolo.