Toto Wolff crede che le cose siano un po’ diverse da come sembrano: il team principal della Mercedes non vuole dirlo
Pausa, ma non silenzio. La Formula 1 si gode le vacanze ma l’estate del circus è anche il momento dei bilanci. Da farne ne ha anche la Mercedes che è chiamata ad analizzare bene cosa è andato e cosa no nella prima parte di stagione.
Reduce da anni di trionfi e dalla cocente delusione della scorsa annata, la scuderia tedesca si è presentata al cambio di regolamenti con qualche difficoltà. Hamilton e Russell hanno dovuto fare i conti con il porpoising eccessivo della W13 nelle prime gare, poi il team ha imboccato la strada giusta. Una strada che ha portato la Mercedes ad avvicinarsi a Red Bull e soprattutto Ferrari, senza però riuscire mai a essere in gara per una vittoria. Gli ultimi GP della stagione hanno portato comunque con costanza Hamilton e Russell sul podio, tanto che sono in tanti a pronosticare che nelle ultime nove gare della stagione la scuderia austriaca potrà tornare a lottare per la vittoria.
Su questo punto non si è voluto sbilanciare Toto Wolff che ha indossato i panni del pompiere per evitare che le aspettative siano troppo elevate per ciò che offre la realtà in termini di prestazioni.
Toto Wolff vola basso: “Non voglio dirlo”
In alcune dichiarazioni riportate da ‘RaceFans’ il team principal della Mercedes Toto Wolff ha parlato dei progressi della Mercedes: “Non voglio dire che siamo tornati improvvisamente in gioco e possiamo vincere le gare: non credo sia così. A Budapest abbiamo fatto bene, ma non credo che siamo così vicini a Ferrari e Red Bull da poter lottare con loro“.
Wolff ha anche aggiunto: “Avrei preferito fare meno podi e più vittorie. Siamo umili, ma il nostro obiettivo è vincere piuttosto che arrivare secondi o terzi“. Una missione che la Mercedes proverà a portare avanti alla ripresa della Formula 1. Hamilton e Russell sono pronti: la W13 vuole dimostrare di essere una monoposto che sa anche vincere e non solo collezionare podi. Alla pista l’ultimo e inappellabile verdetto.