L’Alpine è molto arrabbiata con Oscar Piastri e vuole far valere il contratto firmato: si andrà in tribunale per risolvere la vicenda.
In casa Alpine è successo di tutto recentemente. Prima la decisione inattesa di Fernando Alonso di firmare con l’Aston Martin per il 2023, poi il rifiuto di Oscar Piastri di sostituirlo. Il colpo di scena è stato soprattutto quest’ultimo.
Il team aveva emesso un comunicato ufficiale per annunciare la sua promozione al posto di Alonso nel 2023, ma l’australiano poco dopo ha smentito tutto sui social network e ha anche aggiunto che correrà per l’altra squadra. Pur non avendone fatto il nome, è la McLaren ad avergli fatto firmare un pre-contratto per il prossimo anno. L’idea è quella di sostituire Daniel Ricciardo con il giovane connazionale.
In Alpine sono rimasti completamente spiazzati, anche perché il campione in carica della F2 fa parte dell’academy e sono stati investiti dei soldi nella sua crescita. Essendo il terzo driver della scuderia attualmente, era normale immaginare la sua promozione a titolare in caso di addio di Fernando. Lui stesso era consapevole di questa opzione e sorprende molto il suo comportamento.
Alpine F1, Piastri in tribunale: l’annuncio di Szafnauer
Piastri è legato all’Alpine da un contratto valido per il 2023 e che prevede anche un’opzione per il 2024. I vertici della squadra ritengono che tale accordo sia vincolante e dunque il pilota non può fare ciò che sta facendo.
Otmar Szafnauer in un’intervista concessa all’agenzia Reuters ha annunciato che si passerà alle vie legali con l’australiano: “Siamo certi oltre il 90% di andare all’Alta Corte, è quello che faremo”. Il riferimento è all’Alta Corte di Giustizia di Londra, dato che la scuderia ha sede a Enstone (Inghilterra).
In questi giorni è trapelato che il Contract Recognition Board della FIA avrebbe dichiarato validi entrambi i contratti firmati da Piastri, sia quello con Alpine sia quello con McLaren. In ogni caso, Szafnauer è pronto a qualsiasi scenario: “Se il CRB alla fine dicesse che è valido solo quello con Alpine e lui non volesse correre per noi, allora chiederemmo un risarcimento di fronte all’Alta Corte”.
Il team principal dell’Alpine è pronto a pretendere un risarcimento dal pilota australiano, che è stato supportato in maniera importante dalla squadra in questi anni. Sono stati sostenuti degli investimenti per farlo correre e, secondo Szafnauer, lui non può pensare di passarla liscia. Vedremo come finirà questa intricata vicenda.