Auto, il rimedio fai da te è davvero dannoso: danneggia gravemente il motore e sono previste multe stellari
La guerra in Ucraina ha avuto come effetto un’inflazione davvero notevole, con i prezzi che hanno subìto un’impennata che sta incidendo pesantemente sulle tasche degli italiani. Tra i tanti aumenti, in primis c’è quello del carburante, che ha avuto una crescita esponenziale, sfondando i due euro al litro anche per il gasolio e, in alcuni giorni, avvicinandosi perfino ai 2,5 euro.
Un costo esorbitante ed insostenibile, tanto da costringere il Governo a correre ai ripari; taglio delle accise sui carburanti, con i 30 centesimi al litro prorogati fino a settembre, giusto per far trascorrere un’estate serena e meno dispendiosa a tutti gli italiani.
Non solo la benzina, ovviamente, ma anche i proprietari di auto a diesel hanno riscontrato lo stesso – enorme – problema, con il gasolio che in alcune circostanze ha perfino superato il costo della benzina. Da qui la necessità di correre ai ripari anche con metodi alternativi a quelli classici, con l’utilizzo di carburanti non proprio convenzionali.
Olio di colza: perché non è indicato nei motori diesel
Tra questi, l’olio di colza, oppure quello di riscaldamento che ad oggi è decisamente più economico, con un risparmio davvero tangibile per il pieno.
L’olio di colza, trattato in modo opportuno, può essere trasformato ed utilizzato come biodiesel, a patto che l’auto sia stata predisposta in sede di realizzazione a “sopportare” questo tipo di carburante. L’olio di colza ha un prezzo di 1,50 euro al litro nei comuni supermercati e questo sta ad indicare come il risparmio sia davvero notevole.
Questo tipo di olio vegetale, però, soprattutto nelle auto più moderne, risulta essere solamente dannoso al motore delle vetture. La maggiore viscosità rispetto al gasolio che si trova al distributore, è il primo grande problema, che provoca problemi al momento dell’avviamento, con una combustione non buona e danni al sistema di alimentazione ed al motore stesso a medio e lungo termine, senza dimenticare la possibilità di depositi che hanno come effetto i filtri ostruiti.
Stesso discorso, ovviamente, vale per i motori diesel più vecchi; questi, probabilmente funzioneranno anche in virtù di pressioni di iniezione più basse ma a lungo andare i danni saranno pressocché certi.
Olio di colza e gasolio agricolo illegali: si rischia il carcere
E’ addirittura illegale, utilizzare olio di colza, di semi oppure quello per il riscaldamento, così come il gasolio agricolo. Il motivo è legato ad una questione di tassazione come riporta l’art. 21 del Decreto legislativo del 26/10/1995 numero 504 che indica come carburante tutti i prodotti destinati a tale utilizzo e, quindi, tassati come questa tipologia.
Utilizzando olio di colza e gasolio agricolo, si incapperebbe nel reato di evasione fiscale e, quindi, truffa ai danni dello Stato. E le sanzioni sono davvero gravissime; la multa prevista, infatti, non è inferiore ai 7.500 euro e può andare fino ad una somma di dieci volte superiore alla cifra evasa. Come se non bastasse, trattandosi di un reato penale, è previsto anche il carcere, con una reclusione che può andare da sei mesi fino a tre anni.