Pecco Bagnaia tenta una disperata rimonta su Fabio Quartararo, ma le statistiche sono tutte a sfavore del pilota Ducati.
Da Silverstone riparte la corsa al titolo mondiale di Pecco Bagnaia, distante 66 punti dal leader di classifica Fabio Quartararo. Nell’ultima gara prima della pausa estiva ad Assen il pilota vice campione del mondo ha portato a casa la terza vittoria stagionale, forte di una Ducati GP22 che risponde perfettamente alle richieste dei piloti su ogni tipo di tracciato. Ma la sfida del piemontese si rivela molto ardua anche se non certo utopica.
A pesare sulla sua scalata alla vetta sono i quattro zeri rimediati nei primi undici Gran Premi, a cominciare da quello a Losail, nella gara di esordio. Quella caduta fu causata anche da motivi tecnici, con lo sviluppo della GP22 che era ancora in fase di definizione, altre due (Le Mans e Sachsenring) sono da imputare al pilota, quella in Catalunya causata da una manovra troppo azzardata di Taka Nakagami.
Bagnaia sfida anche le statistiche
66 punti in nove gare, l’impresa non è certo impossibile, ma bisognerà partire subito forte in Inghilterra, magari cercando di sfruttare il fatto che il campione francese della Yamaha dovrà scontare un assai discusso Long Lap Penalty nella prossima gara. Pecco Bagnaia si trova nella difficile situazione di dovere azzardare ma senza il lusso di concedersi errori.
In caso di successo sarebbe una bella favola da raccontare anche alle generazioni future, un’impresa che ha diversi precedenti nella storia del Motomondiale. A cominciare da quello di Jorge Lorenzo nella stagione 2015, nonostante a metà stagione avesse un gap di 13 punti in classifica, complice anche l’episodio di Sepang tra Valentino Rossi e Marc Marquez, che ha permesso al maiorchino di aggiudicarsi il titolo nell’ultima tappa al Ricardo Tormo di Valencia.
Nel 2020 poteva essere Andrea Dovizioso il campione del mondo, con il pilota forlivese che beneficiava di un solo punto di vantaggio su Joan Mir, che poi si prese il titolo in una stagione dove ha raccolto solo una vittoria ma tanti risultati costanti. Adesso i punti tra Bagnaia e Quartararo sono tanti, più facile immaginare una contesa con la Aprilia di Aleix Espargarò a soli 21 punti dal campione di Nizza. Le statistiche però sono tutte a favore di Fabio: l’85% dei titoli MotoGp sono stati vinti dai piloti che a metà stagione erano in testa alla classifica. In questo caso Quartararo.