Toto Wolff prova a trovare una giustificazione nella disfatta della Ferrari in Ungheria e individua il problema: non c’era altra scelta
Una disfatta. La Ferrari si è presentata al Gp di Ungheria con l’ambizione di portare a casa una doppietta ed ha racimolato soltanto un quarto e un sesto posto. Fuori dal podio Sainz e Leclerc con una monoposto apparsa in difficoltà con le temperature di domenica e delle decisioni ai box che hanno compromesso la gara del monegasco.
Difficile trovare giustificazioni per quanto accaduto in Ungheria con la Red Bull di Verstappen capace di risalire dal decimo al primo posto, le due Mercedes per la seconda volta consecutiva a podio e il team di Maranello che incassano un’altra delusione e vedono allontanarsi, questa volta in maniera praticamente definitiva la possibilità di riprendersi un titolo che manca ormai da oltre un decennio.
Ora c’è la pausa estiva con un mese per provare a mettere da parte le delusioni e individuare gli errori che hanno tolto soprattutto a Leclerc punti preziosi. Intanto proprio sulla Ferrari si è soffermato Toto Wolff che ha provato ad analizzare quanto accaduto in Ungheria con un occhio diverso, individuando qual è stato il vero problema per la Rossa.
Ferrari, Wolff individua il problema: “Sbagliato venerdì”
Il team principal della Mercedes Toto Wolff ha parlato nel post gara ai microfoni di ‘Sky Sports F1’ anche dei problemi della Rossa, individuando quello che è per lui il vero problema. “Credo che la Ferrari non avesse alternative. Non avevano gomme medie ed era troppo presto per le rosse: restavano solo le dure. Venerdì è stato fatto l’errore, quello di non portare una nuova media“.
Nonostante la prestazione da dimenticare per la Ferrari, Wolff non si sbilancia più di tanto sul recupero Mercedes, reduce da quattro podi nelle ultime due gare: “Non è ancora tempo di festeggiare, siamo ancora dietro. Verstappen con la Red Bull e Leclerc con la Ferrari sono davanti a tutti, occorre ammetterlo“. Ma c’è da ammettere anche che gli ultimi risultati Mercedes sono incoraggianti e che Russell e Hamilton hanno dimostrato di avere il talento per fare tirare fuori il massimo dalla vettura. Quello che alla Ferrari, invece, non sembrano riuscire a fare.