Il circus è in Ungheria per il Gran Premio dell’Hungaroring: Helmut Marko lancia una “sentenza” sulla Ferrari
La Ferrari, al netto dei problemi di affidabilità e di qualche errore commesso dai piloti, in questo campionato sta davvero dimostrando di essere la monoposto da battere, sebbene le classifiche piloti e costruttori al momento indichino altro.
Anche in Ungheria, sede dell’ultimo Gran Premio prima della pausa estiva di tre settimane, nelle prove libere la monoposto di Maranello è stata la più veloce, creando non pochi timori in casa dei rivali, Red Bull in testa. La pista magiara è adatta perfettamente alle caratteristiche delle Rosse e serve quantomeno un risultato di prestigio per sperare ancora nel titolo iridato, soprattutto alla luce del ritiro in francia di Leclerc che ha lasciato la vittoria a Verstappen.
Una missione tutt’altro che impossibile quella per la scuderia italiana, almeno a vedere le prove libere del venerdì. Un dominio quasi assoluto della F1-75, performante sia sul giro secco che in simulazione di passo gara, per un risultato che ha quasi gettato nello sconforto la Red Bull.
Ferrari devastante, la rassegnazione di Helmut Marko
Una Ferrari straripante all’Hungaroring tanto che in casa Red Bull ci si appella alla pioggia come unico fattore in grado di sparigliare le carte in tavola e probabilmente immaginare un risultato diverso che non sia un successo della Rossa.
Helmut Marko, ai microfoni di Sky Deutschland, non si è creto nascosto. “Non sono stati produttivi le modifiche effettuate dalla prima alla seconda sessione di prove libere” ha ammesso il consulente della scuderia anglo-austriaca. “Fa paura la superiorità della Ferrari e dobbiamo vedere se troviamo un compromesso migliore, in particolar modo con la mescola media delle gomme“.
“Sarà molto difficile – ha concluso – e non è possibile contare che accada qualcosa che non va“, con riferimento alla Ferrari naturalmente.
Nella classifica piloti Max Verstappen, dopo quanto accaduto in Francia, ha un vantaggio di 63 punti, con sette vittorie in cascina a fronte delle tre di Leclerc. Un margine ampio e rassicurante, anche se certo non può considerarsi determinante. Da qui la speranza ancora viva di Leclerc di poter lottare e vincere il Mondiale, forte anche di una Ferrari davvero competitiva. Più complessa la situazione nel mondiale Costruttori; la Red Bull, infatti, ha 396 punti ed un vantaggio di 82 lunghezze sul Cavallino. A Maranello e dintorni, non si può più sbagliare.