Il GP d’Ungheria di F1 conferma quelli che sono i risultati del Paul Ricard riportando al centro dell’attenzione i grandi protagonisti della scorsa stagione, Verstappen e Hamilton
La settima vittoria stagionale di Max Verstappen è probabilmente la più bella tra quelle ottenute dal campione del mondo olandese. Ma anche una delle più convincenti.
E forse anche delle più pesanti sulla strada della riconferma per il titolo. Una gara (quasi) perfetta confortata da una strategia vincente e funzionale anche da parte della squadra.Un altro fine settimana amaro per la Ferrari che tra errori individuale e di squadra avrà modo di riflettere molto da qui alla prossima tappa, il 28 agosto in Belgio.
Max Verstappen – Di fronte a una gara di tale autorevolezza c’è davvero poco da dire. Max Verstappen non solo conferma lo splendido momento personale e di squadra visto in Francia al Paul Ricard. Ma confeziona una delle sue vittorie più belle virgola in rimonta virgola non senza superare qualche momento di difficoltà. Soprattutto dopo il testacoda che poco prima del 50esimo giro lo danneggia pesantemente. Un errore che sprofonda nella perfezione della sua gara fino quasi a diventare impercettibile. Voto 9
Lewis Hamilton – Un’altra gara di notevolissimo spessore per l’ex campione del mondo che riemerge da una qualifica difficoltosa e anonima per conquistare un secondo posto del tutto meritato, impreziosito da un sorpasso involata sul compagno di squadra Russell. Un ‘ennesima conferma che forse ristabilisce i reali ruoli e gerarchie all’interno del clan Mercedes. Voto 9.
Charles Leclerc – Stavolta il monegasco a poche responsabilità di fronte a una strategia azzardata, per non dire folle, da parte del team che opta per gomme dure poco performanti che finiscono per compromettere tutta la gara di Leclerc. Fin da quando era al comando con buone possibilità di arrivare davanti a tutti fino alla bandiera a scacchi. Voto 6.5
Carlos Sainz – Anche in questo caso lo spagnolo paga per colpe non completamente sue, vittima di pitstop troppo dilatati che finiscono per costargli un podio che era assolutamente alla sua portata. Ciò nonostante la macchina virgola dopo la sostituzione della power unit, sembra confermare segnali importanti. Un segnale di ottimismo per una squadra che deve sbagliare meno, individualmente e in collettivo. Voto 7
Sergio Perez – Il quinto posto con il quale chiude il suo fine settimana in Ungheria sembra persino troppa grazia rispetto a un fine settimana sostanzialmente deludente che lo vede sempre in sofferenza e all’ombra di un Verstappen nettamente più performante di lui. Voto 5.5
George Russell – Contrariamente a quanto scritto per il messicano il terzo posto rispecchia perfettamente una gara costante, continua e concreta da parte di Russell che, pur partendo dalla pole position, è stato costretto a limitare i danni prima davanti alla forza della Ferrari e poi sul ritorno di Verstappen ed Hamilton. Voto 7
Daniel Ricciardo – Un timido segnale di riscatto dopo uno dei più bei sorpassi della stagione. Per il resto continua a soffrire pagando una crisi prestazionale della McLaren alla quale lui aggiunge davvero poco di suo. Voto 5
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