MotorSport

“La Nascar mi ha salvato”: Daniil Kvyat racconta il suo ritorno in pista

Dopo molta incertezza e senza un ruolo ufficiale nei campionati FIA a causa dell’embargo nei confronti dei piloti russi, Daniil Kvyat riparte dalla Nascar

Volto sorridente, sguardo disteso. Ma anche estremamente motivato. Daniil Kvyat è arrivato a Indianapolis con la voglia di tornare protagonista dopo diversi mesi di assenza dalle piste.

Tre gare in Nascar per Daniil Kvyat prima di pianificare la prossima stagione (Foto ANSA)

Il 2022 è stato un autentico buco nell’acqua per l’ex pilota di Formula 1 di Toro Rosso, Red Bull e Alpine. Avrebbe dovuto prendere parte al campionato endurance. Ma i provvedimenti restrittivi della FIA nei confronti di piloti e scuderie russe dopo l’invasione dell’Ucraina lo hanno messo ai margini.

Kvyat, esordio in Nascar

Kvyat riparte dalla Nascar con l’ambiziosa, e ricca, scuderia del Team Hezeberg. Tre gare da qui alla fine dell’anno, un test. In attesa di capire se la Nascar è davvero pane per i suoi denti, e magari puntare su un 2023 a tempo pieno che il team sta pianificando con molti investimenti e coinvolgimenti eccellenti. A cominciare da quello dell’ex campione del mondo Jacques Villeneuve, chiamato in causa come pilota part-time e consulente tecnico.

“La miglior scelta possibile

Il russo Daniil Kvyat, torna in pista con la Nascar (Foto ANSA)

Kvyat è entusiasta di questa nuova opportunità: “Tra tutte le possibili opzioni che avevo la Nascar è in assoluto quella che mi entusiasma di più – dice il pilota russo, 28 anni – sono felicissimo del coinvolgimento e delle possibilità che mi stanno mettendo a disposizione. Sono molto curioso. Sicuramente la gara si ritaglia su quelle che sono le mie caratteristiche di pilota. Non vedo l’ora di vedere e capire come me la caverò”.

Kvyat è negli States da alcuni giorni. Ha girato in prova all’Hickory Motor Speedway (North Carolina), ha effettuati diversi test con auto dello scorso anno. Poi finalmente il battesimo del fuoco con la sua auto NextGen #27, una Toyota allestita presso lo stabilimento sede del team, a Mooresville.

Kvyat non si considera un tentativo, e nemmeno un pilota part time: “Sono una persona estremamente competitiva, soprattutto con me stesso, se inizio qualcosa non è per partecipare. Voglio vincere. Sicuramente avrò bisogno di ambientarmi, di capire e di imparare cose nuove. Ma non ho mai avuto problemi a tirare fuori le unghie e farmi spazio. So che in Nascar funziona così, sono pronto”.

Kvyat non risponde a questioni riguardante l’embargo: “Ora mi interessa solo la Nascar, questo è un progetto serio e a lungo termine. La Formula 1 è il massimo e non escludo che in futuro possano esserci altre occasioni. Ma al momento non penso ad altro che alle prossime tre gare, e a lasciare il segno”.

Stefano Benzi

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