Bagnaia deve molto a Valentino Rossi e ha imparato diverse cose stando vicino a lui: ora il suo sogno è diventare campione MotoGP.
La stagione MotoGP 2022 di Francesco Bagnaia è stata caratterizzata da alti e bassi. Si può dire che abbia un po’ deluso, visto che oggi si trova a 66 punti dal leader della classifica Fabio Quartararo. Ci si aspettava una situazione differente, considerando il suo talento e anche il pacchetto tecnico di cui dispone.
Vero che in Ducati a inizio campionato hanno avuto qualche problema a capire bene la nuova Desmosedici GP22, ma poi la strada giusta è stata trovata e si trattava “solo” di non commettere errori. Invece Pecco, dopo la caduta nella prima gara in Qatar, è caduto altre tre volte. Due per colpa sua (Francia e Germania) e una per responsabilità di Takaaki Nakagami (in Catalogna).
Almeno 40 punti li ha buttati via lui e altri punti sono sfumati a causa di una manovra di un collega. La situazione del rider piemontese poteva essere molto diversa nella classifica iridata. Ma ormai è inutile guardare indietro, bisogna dare il massimo a partire dalla prossima corsa a Silverstone (7 agosto) e nel resto della stagione. Poi alla fine si tireranno le somme.
MotoGP, Bagnaia e l’importanza di Valentino Rossi
Bagnaia è arrivato alla top class del Motomondiale anche grazie al supporto di Valentino Rossi, che lo ha accolto nella sua VR46 Riders Academy e lo ha aiutato. Lui ci ha messo tanto del suo, a partire dal talento e passando anche attraverso il tanto impegno, però poter lavorare con una leggenda è stato importante.
Intervistato da GP-Racing, il pilota torinese ha ribadito l’importanza di essere approdato nell’accademia creata dal Dottore: “Andare nell’Academy mi ha trasformato. Avevo sedici anni, ero un bambino, e mi hanno aiutato a crescere. Grazie a Valentino sono diventato più maturo e migliore a tutti i livelli. Ho capito cosa fosse importante”.
Gli insegnamenti e i consigli di Rossi sono stati fondamentali, soprattutto in determinati momenti. Bagnaia ha anche spiegato quando ha avuto una svolta nella sua esperienza in MotoGP: “Dalla vittoria ad Aragon in poi è stato tutto più facile. Quando sai che puoi vincere, sei maggiormente rilassato e lavori meglio. Quando mi arrabbio faccio un respiro profondo e cerco di liberarmi dalla frustrazione, me lo ha insegnato Valentino. Anni fa mi ci volevano più ore, ora è una cosa più rapida”.
Chiaramente Pecco deve ancora fare qualche progresso per coronare il sogno di diventare campione del mondo MotoGP. Gli manca la necessaria costanza di risultati e anche il saper gestire alcuni momenti della gara. Può farcela a migliorare.