Valentino Rossi, può cambiare tutto: l’ipotesi non è affatto da escludere

Valentino Rossi potrebbe ordinare un cambio di rotta entro il prossimo anno: un’ipotesi che non è affatto da escludere.

Nella stagione 2023 di MotoGP Yamaha non avrà più il suo team clienti. WithU RNF ha firmato con Aprilia un nuovo contratto annunciato ufficialmente in occasione del GHP del Mugello 2022: la squadra del manager malese Razlan Razali ha deciso di chiudere la partnership con la Casa di Iwata dopo quattro stagioni che hanno portato ottimi risultati, soprattutto nel primo biennio, con le vittorie di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli.

Valentino Rossi
Valentino Rossi (Ansa foto)

Con l’arrivo di Valentino Rossi, Andrea Dovizioso e Dattyn Binder i risultati non sono stati altrettanto entusiasmanti, un solo podio dalla scorsa stagione, con il Dovi in grande difficoltà ad adattarsi alla M1 e che alla fine del campionato dirà definitivamente addio al Motomondiale dopo oltre venti anni di prestigiosa carriera. RNF, invece, adotterà le Aprilia RS-GP22, potendo contare su un prototipo che in questo momento è molto ambito da tutti.

Valentino Rossi e l’ipotesi Yamaha satellite

Valentino Rossi
Valentino Rossi (Foto: LaPresse)

Lin Jarvis, ad di Yamaha Motor Racing, dovrà correre ai ripari. Nulla è possibile fare in vista del prossimo anno, quindi l’attenzione degli ingegneri giapponesi ed europei sarà rivolta solo sullo sviluppo della M1, ma già dal 2024 tenterà di trovare una squadra satellite per portare a quattro le moto in pista.

Da tempo il manager britannico ha lasciato intendere di volersi legare al team VR46 di Valentino Rossi, con cui vanno avanti diversi rapporti di collaborazione, sia in Moto2 che fuori dai circuiti, con il Dottore che non ha mai dimenticato il suo marchio che lo ha portato a vincere ben quattro dei suoi nove titoli mondiali. Mooney VR46 ha fatto il suo esordio in MotoGP nella stagione 2022 legandosi a Ducati per tre anni, con contratto in scadenza a fine 2024.

Ma non è da escludere che questo contratto possa concludersi con un anno di anticipo, dato che Ducati può contare su otto moto, mentre Yamaha due. Ci sarebbe sicuramente anche il beneplacito di Dorna per rimettere un po’ di equilibrio sulla griglia dopo l’addio della Suzuki. Gigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse, è consapevole del rischio di poter perdere uno dei suoi team satelliti: “Al momento abbiamo un contratto con il team VR46 e siamo soddisfatti della collaborazione con loro – ha spiegato a Speedweek -. Ma non si sa mai… Sarà insolito anche per me non vedere in campo un team privato Yamaha nel 2023“.

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