Un’Alfa Romeo MiTo regala spettacolo sulla pista tedesca del Nurburgring: il video è imperdibile
L’Alfa Romeo MiTo è stata un’auto in produzione per un decennale, dal 2008 al 2018; bettura del segmento B, era considerata una piccola berlina due volumi, con tre porte e prodotta in poco meno di 300mila esemplari. Ha un piccolo record, fin qui inalterato; è l’unica utilitaria realizzata fin qui dal marchio del Biscione.
Vettura compatta realizzata sul pianale utilizzato anche per la Grande Punto, la MiTo ha un’anima racing, con una linea aggressiva accentuata anche dal profondo scudo centrale a separare due griglie di radiatori. Le nervature sul cofano la rendono “cattiva”, mentre al posteriore i fari sono tondi, proprio come sulla 8C, la supercar del Biscione. La porta del bagagliaio è bombata ed il lunotto segue le sue linee, formando una sorta di taglio con il passato, la linea a V presente sulla 147.
Diverse le motorizzazioni utilizzate sull’auto nel corso dell’auto; dal 1.4 litri da 70 cavalli di potenza ed una velocità massima di 160 km/h al 1.4 litri Mutiair Turbo 16 valvole Quadrifoglio Verde con una potenza di 170 cavalli e 219 km/h di velocità massima, la versione più potente, vi sono propulsori per ogni “esigenza”.
Il motore 1.4 litri è stato realizzato in diverse potenze; 78 cavalli, ma anche 105, oltre ai Turbo da 135 e 155 cavalli, mentre a partire dal 2009 sono arrivati i 0.9 Turbo da 85 e 105 cavalli. A diesel, invece, il 1.3 MultiJet da 85 cavalli ma anche i JTD da 90, 95 e 120 cavalli.
Alfa Romeo MiTo al Nurburgring: il video della prestazione
Un proprietario di una versione Quadrifoglio, la più potente del lotto, quindi, ha deciso di testarla sul circuito tedesco del Nurburgring, la pista simbolo della velocità. Una telecamera posta all’interno dell’abitacolo ed un’altra proiettata sulla strada, con la MiTo che ha dato libero sfogo dei suoi cavalli.
Come si vede nelle immagini, la piccola vettura dell’Alfa Romeo regala davvero una grande gioia alla guida; curve precise, con ingressi puliti senza la necessità di aggredire i cordoli e tenuta di strada eccellente, per poi ripartire a gas spalancato non appena vi sono rettilinei.
Tempi davvero interessanti sul giro, nonostante non sia una vera e propria supercar, con il cronometro fermato sul 9:51.90 al primo giro dove l’auto è stata messa alla frusta in ogni punto; l’accelerazione massima a sfiorare addirittura i 200 km/h, segnale evidente di come regali brio alla guida e grande agilità anche nei sorpassi, come quello effettuato all’interno di curva su una Mercedes bianca.