Yamaha sta lavorando sul circuito di Motegi sulla nuova M1 del prossimo anno: in pista il collaudatore Cal Crutchlow.
Yamaha inizia a lavorare sulla stagione 2023, l’obiettivo è rispettare le aspettative del suo campione in carica Fabio Quartararo. Prima di rinnovare il contratto con la Casa di Iwata il pilota di Nizza e il suo manager Eric Mahè hanno voluto vederci chiaro sui programmi futuri. L’arrivo dell’ing. Luca Marmorini è un primo passo verso una linea di sviluppo che punta a dare più potenza al quattro cilindri in linea. Ammesso che non si decida di passare nei prossimi anni al motore V4.
Il test team Yamaha si è messo al lavoro sul circuito giapponese di Motegi con Cal Crutchlow, secondo quanto riferisce Corsedimoto.com. Il tester britannico lo scorso 21 giugno è sceso in pista ad Aragon per affiancare Toprak Razgatlioglu nel test premio ricevuto per la vittoria del titolo SBK 2021. Insieme hanno girato per alcune ore, prima che la pioggia pomeridiana costringesse a dimezzare il tempo a disposizione per il campione turco, alla sua prima uscita con la Yamaha M1. Sarà anche l’ultima? Al momento non possiamo che attendere per avere una risposta, ma il sogno della MotoGP è nelle tasche di Toprak.
Yamaha guarda al futuro
Sulla pista di Motegi Cal Crutchlow ha svolto un test a porte chiuse al Twin Ring Motegi. L’obiettivo era quello di valutare alcuni dettagli in vista della ripresa del Mondiale a Silverstone il 7 agosto e delle novità sulla moto del prossimo anno. Nelle settimane scorse il team manager Massimo Meregalli ha ribadito che non ci saranno grosse novità nel corso di questo campionato.
Quindi è presumibile che il collaudatore stia lavorando già in vista del futuro e non è escluso che possa ritornare in azione, sempre sulla pista di Motegi, a fine agosto. In questo modo sia Fabio Quartararo e che Franco Morbidelli avrebbero a disposizione del nuovo materiale in vista del test Irta di Misano in programma a settembre.
Difficile sapere se sarà pronta già una nuova specifica di motore, che sarà il fulcro dell’innovazione della Yamaha M1 del prossimo anno. Gli ingegneri e gli uomini del team dovranno assicurare qualche cavallo in più al propulsore, come espressamente richiesto e ribadito da Fabio Quartararo sin dallo scorso finale di stagione.