Di fronte al dominio di Kalle Rovanpera e della Toyota si sono generate voci di un possibile addio della Hyundai al mondiale rally WRC, prontamente smentite
Conti alla mano Kalle Rovanpera ha già il Mondiale Rally WRC in tasca. Gli attuali 83 punti di vantaggio del pilota finlandese, 21 anni, sulla Hyundai di Thierry Neuville con sei gare ancora da correre dicono molto.
Ma se proprio bisogna fare i conti si può dire che una vittoria nella prossima tappa in Finlandia, a casa del leader del Mondiale, non sarà decisiva.
Perché anche vincendo tutto, e dunque altri 30 punti, Rovanpera non sarebbe comunque aritmeticamente campione prima di almeno un’altra vittoria. Ma quello cui si sta assistendo nel corso di questa stagione è un dominio senza precedenti. Di Rovanpera, che punta a diventare il più giovane campione mondiale nella storia del WRC. E della Toyota: cinque vittorie in sette gare con il suo capoclassifica.
Il ritorno della Ford Puma con la vittoria di Montecarlo di Sebastian Loeb aveva illuso tutti circa una potenziale lotta a tre per il titolo. Il successo della Hyundai in Sardegna di Tanak non brilla in una stagione caratterizzata da tanti problemi. Al punto che si era addirittura sparsa la voce di un possibile addio della casa coreana, scottata dal difficile approccio all’era ibrida, al Mondiale Rally. In realtà Ott Tanak ha categoricamente smentito qualsiasi illazione a riguardo,
Dopo la partenza dello storico team principal Andrea Adamo, per sei anni ai vertici della Hyundai WRT, la scuderia non ha ancora un responsabile vero e proprio. E forse questa mancanza di pianificazione e di managerialità ha pesato sulle prestazioni della squadra.
Ma Tanak è certo che la Hyundai abbia un futuro nel rally WRC e che le cose miglioreranno: “Gli accordi di sponsorizzazione sono stati tutti estesi per altri tre anni, dalla Corea abbiamo grande sostegno e attenzione – dice il pilota estone, terzo a Tartu – sicuramente ci aspettavamo risultati migliori quest’anno e molto deve essere fatto. Ma l’importante in questa fase di transizione così significativa è continuare a progredire e raggiungere i risultati che vogliamo nel lungo periodo”.
La i20 N ha avuto non pochi problemi: “Ci sono state molte cose fondamentali che non sono andate bene nel corso dello sviluppo della vettura ma a una a una stiamo affrontando tutte le problematiche. La crisi, la pandemia e i nuovi regolamenti cui ci siamo dovuti adeguare non sono stati un aiuto. Ci aspettiamo presto un nuovo team principal, un leader forte che ci consenta di tornare a lottare alla pari con Toyota”.
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