Fabio Quartararo si avvia verso il secondo titolo mondiale e lancia un chiaro messaggio ai suoi rivali in classe regina.
Prima di rimettersi al lavoro in vista della seconda parte di campionato il campione in carica Fabio Quartararo è volato a Mykonos, in Grecia, dove ci sono anche gli amici Tony Arbolino e Thomas Maubant. Saranno giorni di puro relax prima di tornare in Andorra e concentrarsi sul Mondiale che guida con 21 punti di vantaggio su Aleix Espargarò, con altre nove gare ancora da disputare.
Per il pilota di Nizza è sicuramente un momento molto favorevole, in cui cresce la sua fama a livello nazionale e internazionale. Lo scorso 14 luglio ha persino ricevuto l’onorificenza al grado di Cavaliere dell’Ordine Nazionale della Legion d’Onore. Nonostante un inizio di campionato in salita, con una Yamaha M1 che ancora difetta in termini di velocità massima, ha ritrovato il suo talentuoso smalto e dopo la gara di Austin ha iniziato a invertire la polarità.
Quartararo e la sfida con Marquez
Tre le vittorie conquistate nelle prime 11 gare, ma soprattutto ha saputo cucirsi addosso questa moto e chiedere maggiori garanzie tecniche per il futuro. Basti vedere i risultati dei suoi colleghi di marca, Franco Morbidelli e Andrea Dovizioso, alle prese con molte difficoltà in sella allo stesso prototipo. Fabio Quartararo ha le carte in regola per puntare al bis iridato, magari in attesa di poter sfidare quanto prima Marc Marquez. “Mi sento già pronto per la lotta con lui“, ha detto in un’intervista a Dazn. “Voglio che ritorni, perché vorrei che nessun pilota si faccia male. Marc è quello da cui ho imparato di più come pilota“.
Ha firmato un contratto biennale con la Casa di Iwata, ottenuto garanzie sullo sviluppo del motore, vedi l’arrivo dell’ingegnere Luca Marmorini ex F1 e che tanto ha contribuito all’ascesa di Aprilia. “Dovevo scegliere il miglior progetto e alla fine ho creduto che la Yamaha fosse l’opzione migliore per le prossime stagioni. Credo in questo progetto… Non ho bisogno di un’altra Yamaha davanti a me per motivarmi“.
Prima di pensare al futuro bisogna però mettere in cassaforte il secondo titolo mondiale e dovrà vedersela non solo con Aleix Espargarò e la sua Aprilia, ma anche con Pecco Bagnaia, distante 66 punti solo perché ha commesso troppi errori, non certo perché non fosse competitivo. “Di certo sarà sempre qui nella seconda metà della stagione. Aleix Espargaro sembra essere il più costante, è quasi sempre sul podio e sarà una bella sfida“.