Massimo Rivola, amministratore delegato Aprilia Racing, si gode il momento favorevole e critica il Mondiale Costruttori.
Dal suo arrivo nel 2019 Massimo Rivola ha ricostruito un gruppo di lavoro ancora giovane, portando nuove figure ingegneristiche ereditate dal mondo della F1. Alcuni tecnici sono andati via, altri sono arrivati, ma nell’arco di tre anni Aprilia Racing sembra pronta a lottare per il titolo iridato. Dopo la prima parte di campionato Aleix Espargarò insegue il leader Fabio Quartararo a 21 lunghezze di distanza… Peccato per i nove punti persi ingenuamente in Catalunya.
La RS-GP22 ha portato sul podio anche l’altro pilota, Maverick Vinales, autore di una buona prestazione ad Assen. Parte del merito va sicuramente al lavoro svolto in fabbrica, con tanti aggiornamenti sia a livello di motore che di aerodinamica e ciclistica. Prima si è passati ad un V4 a 90°, rispetto ai 70° precedenti, che ha consentito di mettersi alla pari con i diretti rivali, dal 2022 ha investito molto sulle carene e sulle novità aerodinamiche, alcune molto innovative, come l’aletta sul codino posteriore. La Casa di Noale sembra pronta al grande salto iridato.
Fino a un anno fa il prototipo veneto aveva la fama di essere poco affidabile e troppo distante dai primi, adesso è una moto molto ambita da ogni pilota. “Ogni anno abbiamo aumentato il nostro personale in Aprilia Racing. Siamo riusciti a trovare dei tecnici molto bravi”, ha spiegato Massimo Rivola a Speedweek.com. “Siamo anche cresciuti nello sviluppo del motore e per quest’anno abbiamo preso un altro esperto della Suzuki“.
Squadra e strutture rafforzate, l’a.d. adesso ha compiuto un ulteriore step scritturando anche un team satellite per il prossimo triennio. Al Mugello hanno annunciato la nuova partnership con il team RNF di Razlan Razali, dal prossimo anno ci saranno quattro Aprilia in griglia. La line up sarà formata da Miguel Oliveira, che ancora non è stato annunciato ufficialmente, e probabilmente da Raul Fernandez. Si punta soprattutto sul pilota portoghese per arrivare subito a dei buoni risultati.
Non solo in classifica piloti, ma anche nel Mondiale Costruttori, che secondo Rivola al momento avrebbe poco senso. “Sarebbe una proposta interessante se questo campionato portasse soldi… Di tutti e tre i campionati, il titolo costruttori è il più superfluo. Quando otto Ducati gareggiano contro due Aprilia e due Suzuki, questo campionato non ha molto significato. Più significativo il campionato a squadre“, ha concluso Massimo Rivola. “Perché rispecchia le prestazioni dei due piloti che utilizzi nel team factory“.
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