Ad agosto verranno annunciate ufficialmente le ultime mosse di mercato: per qualcuno l’ultimo biennio è stato molto difficile.
L’uscita di scena della Suzuki dal campionato ha sconvolto gli equilibri del mercato piloti, con molti che sembravano sul punto di rinnovare con il proprio costruttore. Invece la messa a disposizione di Alex Rins e Joan Mir ha spinto molte squadre a rivedere i piani e ad approfittare della situazione, in particolare in casa Honda.
Infatti entrambi i piloti spagnoli della Suzuki finiranno in HRC, Joan Mir probabilmente con il team factory al posto di Pol Espargarò; invece Alex Rins passerà nella squadra satellite LCR Honda di Lucio Cecchinello dove andrà a sostituire Alex Marquez, a sua volta in Gresini Racing con la Ducati. Non sembra esserci più spazio per il minore dei fratelli di Granollers, che nelle prossime settimane dovrebbe annunciare il ritorno sulla KTM RC16 del team satellite di Poncharal.
Per Pol Espargarò è stato un biennio difficile, ma era un dovere provarci. Alla vigilia della stagione 2020 ha firmato un biennale con Repsol Honda per il 2021 – 2022, era un rischio da prendere per tentare di realizzare il sogno del titolo iridato. Del resto la RC213V aveva portato Marc Marquez alla vittoria di sei Mondiali in sette anni, quindi perché non tentare? Ma il matrimonio non è andato a buon fine…
Specialmente nel 2022 sono sorti troppi problemi tecnici che gli hanno impedito di compiere un passo avanti rispetto alla stagione precedente. “La mia esperienza in Honda non è andata come previsto – ha ammesso in un’intervista a On-Track Off-Road -. Sinceramente non ci aspettavamo di andare così male. Adoro la Honda e mi trattano molto bene, ma il mio obiettivo principale resta quello di essere competitivo. Non sono un pilota che va in cerca di soldi o di un contratto che mi lega fino a 35 anni“.
Bisogna anche ammettere che la MotoGP di oggi è cambiata molto rispetto a qualche anno fa, con le ali aerodinamiche che hanno rivoluzionato il feeling con le moto, sempre più esigenti dal punto di vista fisico, quindi che richiedono una preparazione atletica più intensiva. “Con il passare degli anni è diventato tutto più difficile. Le moto sono più competitive ed i piloti più veloci. Inoltre per guidare queste moto occorre allenarsi duramente“.
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