Morbidelli sta vivendo un anno complicato e anche il supporto di Valentino Rossi per lui conta molto: il pilota Yamaha lo ammette.
Sicuramente Franco Morbidelli non immaginava di ritrovarsi in una situazione complicata come quella del 2022. È stato vice-campione del mondo MotoGP nel 2020, dunque fa impressione vederlo faticare a chiudere le gare in zona punti.
Il suo talento non è in discussione, ma è palese che qualcosa non stia funzionando. Il feeling con la Yamaha M1 non è quello che serve per essere veloci quanto Fabio Quartararo. Per quanto sia possibile fare degli interventi per modificare la moto, è necessario che anche lui si adatti ad essa.
Deve cambiare un po’ il suo stile di guida, storicamente “dolce”, ed essere un po’ più aggressivo nell’affrontare le curve. Se non va qualche cambiamento abbastanza drastico, sarà molto difficile per lui modificare il trend di una stagione 2022 che è fallimentare per adesso.
MotoGP, Morbidelli e il supporto di Valentino Rossi
Morbidelli in un’intervista concessa a Speedweek ha ammesso di parlare anche con il suo maestro Valentino Rossi in questi mesi complicati e che cerca di mantenere fiducia per il futuro: “Sento spesso Valentino e quando parliamo mi dà sempre forza. So come affrontare circostanze difficili ed essere positivo quando c’è vento contrario. Sono consapevole di essere in una situazione molto complicata”.
Il pilota del team Monster Energy Yamaha è consapevole di dover progredire per essere a un livello simile a quello di Quartararo, primo nella classifica generale MotoGP: “È difficile fare quello che fa lui. Riesce a mantenere velocità in curva anche se frena molto tardi. Così riesce a recuperare molto tempo. Riesce a massimizzare ogni aspetto della nostra moto, ottiene il massimo potenziale da tutte le aree”.
Essendoci test molto limitati in MotoGP, non è semplice per un pilota cambiare in maniera radicale la sua situazione. Deve sfruttare i weekend di gara per provare a migliorare. Finora Frankie non sta riuscendo a trovare la maniera per essere efficace e veloce in sella alla M1. Un vero peccato, perché in passato ha dimostrato di poter essere competitivo. Si spera che riesca a uscire dal tunnel buio in cui è entrato.