Marc Marquez alle prese con una lunga riabilitazione: negli ultimi due anni ha dovuto fare i conti con molti problemi.
Dal luglio 2020 ad oggi Marc Marquez va alla ricerca della luce in fondo al tunnel e stavolta potrebbe essere la volta buona per uscirne definitivamente. Il campione della Honda si è operato al braccio destro per la quarta volta, è volato fino in Minnesota affinché tutto andasse per il meglio e mettere la parola fine ad un infortunio che si trascina da troppo tempo.
Non ha perso le motivazioni, a meno di un mese dall’operazione ha ripreso ad allenarsi in palestra per tenere in attività gli altri arti, in attesa che a metà luglio una radiografia renda più chiaro il percorso di riabilitazione e i tempi di recupero. Non sarà un ritorno facile per l’otto volte iridato, perché non solo dovrà fare i conti con nuovi e giovani avversari agguerriti, ma anche con una condizione fisica che comporta ancora rischi, a cominciare dalla diplopia, che potrebbe essere ridestata da una caduta.
Marc Marquez e l’idea di smettere
Un calvario di due anni che lo ha spinto a volte a pensare all’addio alle corse, come rivela in un’intervista sul portale GP Racing. “Ci sono stati giorni in cui ho pensato di smettere, anche se non ho mai preso questa decisione. Si trattava solo di parentesi. Ci ho pensato nel 2021, quando ho avuto difficoltà a ritornare in primavera, e anche in questa stagione, dopo la caduta a Mandalika, che ha risvegliato il disturbo alla vista“. Ma è deciso a rientrare e a provare a vincere, rincorrere il sogno del nono titolo mondiale
La motivazione è ancora forte, lo dimostra la sua volontà di recuperare dopo l’ultima operazione, con il suo team Honda che lo attende con ansia. Fino al 2019 trovava stimoli solo nella vittoria, adesso la priorità è ritrovare il modo per essere veloci con questa moto, “cercando di vincere un altro Mondiale. Perché sento nel mio cuore che questo obiettivo è realizzabile“. Ma Marc Marquez deve fare i conti con un prototipo che lamenta diversi problemi tecnici.
Entro la fine dell’anno lo rivedremo in sella alla RC213V concentrando il lavoro sul prossimo campionato. E continuerà a prendersi i suoi rischi, perché il giorno che inizierà ad avere qualche tentennamento lascerà per sempre la MotoGP: “Quando accadrà, chiuderò la mia carriera. Rischiando quando possibile, ho vinto otto titoli mondiali. Vorrei lasciare l’immagine di un campione che ha dato tutto per il suo sport dalla prima gara in MotoGP fino alla fine“. Sarà questa, di fatto, l’unica condizione per il possibile ritiro. Più di un braccio martoriato …