Trattativa non semplice tra Yamaha e Quartararo: il manager Mahé torna a parlarne e conferma un aspetto decisivo per l’accordo.
La Yamaha ha fatto un’ottima operazione garantendosi la firma di Fabio Quartararo per i prossimi due anni. Era fondamentale convincerlo a rimanere, dato che è l’unico che riesce ad essere competitivo e a vincere in sella alla M1.
La casa di Iwata ha un po’ rischiato di perdere il pilota, che già dai test pre-campionato MotoGP si era detto deluso del valore della moto. In particolare, l’aveva fatto arrabbiare il fatto di non aver visto miglioramenti al motore. Nel 2021 aveva chiesto degli interventi per poter essere più veloce in rettilineo, ma non è stato accontentato.
La trattativa per il rinnovo del contratto non ha riguardato solamente l’aspetto economico. Accordarsi sullo stipendio forse è stato il minore dei problemi per la casa di Iwata. La negoziazione ha dovuto essere approfondita soprattutto sull’aspetto tecnico.
Il campione in carica MotoGP e il suo manager hanno chiesto garanzie specifiche per firmare. Dal Giappone hanno dovuto assecondare tale richieste, impegnandosi a investire per mettere in pista nel 2023 una M1 più veloce.
Eric Mahé è tornato a parlare del prolungamento contrattuale di Quartararo, ribadendo che inizialmente la situazione non è stata facile: “Abbiamo cominciato a parlare a novembre – riporta Motosan.es – perché volevo proseguire insieme. A fine gennaio abbiamo saputo che il motore 2022 sarebbe stato lo stesso del 2021 e ci ha stupito. Visto che puntiamo a vincere, abbiamo valutato altre opportunità”.
Quartararo era molto deluso, ma Yamaha ha fatto le mosse necessarie per convincerlo a credere ancora nel progetto. Ha deciso di investire nel reparto motoristico e tra le novità c’è l’ingaggio come consulente di Luca Marmorini, uno che ha lavorato anche con la Ferrari in Formula 1.
Il manager del pilota conferma: “L’arrivo di Marmorini ci ha rassicurato, consentendoci di riprendere i colloqui per giungere all’intesa. Serviva trovare una soluzione per migliorare la potenza del motore ed è ciò che succederà dal 2023”.
C’è fiducia nei miglioramenti che la casa di Iwata saprà apportare alla M1. Fondamentale riuscire a elevare le performance del motore senza compromettere la guidabilità in curva, qualità nota della moto giapponese. Quartararo vuole essere più competitivo sul dritto, ma mantenendo l’efficacia nelle parti guidate della pista.: “”.
Mahé infine ha espresso un parere sulla lotta per il titolo MotoGP, non nascondendo dei dubbi su Aleix Espargarò come avversario all’altezza: “Ha esperienza e sta facendo grandi cose, però non sono convinto che sappia gestire la pressione fino al termine del campionato”. Vedremo se il pilota Aprilia renderà le cose difficili al campione iridato in carica.
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