Auto, un’infrazione stradale molto comune e spesso sottovalutata può costare cara: la multa è ingente, e ci sono anche delle aggravanti
Negli ultimi anni le rotonde sono sempre più presenti nelle città e nei centri urbani. Spesso hanno sostituito gli incroci a regolazione semaforica, con l’intento di snellire il traffico. In effetti, la circolazione stradale in genere ha dei miglioramenti, anche se la sparizione degli incroci rende più difficoltoso dare la precedenza. Premesso che le rotonde vanno affrontate a velocità moderata e con cautela, inoltre quando si esce dalla rotonda la freccia è sempre obbligatoria. Non lo è in entrata, invece, Questi i requisiti fondamentali prima di dover dare la corretta precedenza.
Importante anche ricordare che esistono due tipi di rotatorie: la prima è la cosiddetta “all’italiana” (ma ce ne sono poche) mentre tutto il resto sono le rotatorie “all’europea” o “alla francese”, le più diffuse. Per quanto riguarda le “italiane”, il simbolo della rotatoria non ha il segnale della precedenza. Infatti questa va data sempre da parte di chi è già nella rotatoria, a chi si immette in essa. Quindi si rispetta il normale codice della strada, vale a dire della precedenza a destra. Per quanto riguarda le rotatorie alla francese, la precedenza deve essere data a chi si immette in rotatoria a chi è già dentro. Nelle rotonde con una sola corsia, la precedenza va data a chi entra nella rotonda.
Si tratta delle rotatorie più semplici da affrontare. In una rotatoria con una sola corsia, chi ci entra deve dare la precedenza a chi ha già impegnato la rotonda, tenendosi poi vicino al margine destro durante l’immissione. Le frecce devono essere attivate subito, già all’ingresso, se si vuole uscire alla prima a destra. Se invece non si intende impegnare la prima uscita, la freccia non deve essere azionata all’entrata, ma dopo, appena si è superata l’uscita che precede quella che si vuole prendere. Bisogna fare attenzione, perché le sanzioni possono essere molto salate: queste vanno a colpire la mancata precedenza, o il mancato utilizzo dell’indicatore di direzione.
Si va dai 167 ai 666 euro di multa, più la sottrazione di ben cinque punti dalla patente. E bisogna fare attenzione alla recidiva: se l’infrazione viene ripetuta in un bienno, scatta la sospensione della patente da 1 a 3 mesi. Se ci si ferma per dare la precedenza dopo la striscia di arresto si ha solo la multa (da 167 a 666 euro), senza decurtazione punti. Per il mancato utilizzo degli indicatori di direzione la multa va da 42 a 173 euro e vengono decurtati due punti.
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