Il pilota BMW Scott Redding parla delle differenze tra MotoGP e Superbike e azzarda il suo pronostico in entrambi i campionati.
Scott Redding sta pagando non poco il passaggio da Ducati a BMW: nelle prime quattro tappe del Mondiale SBK ha collezionato appena 48 punti, restando molto distante dal podio che fino allo scorso anno tallonava in maniera costante. La sua M1000RR del team Bmw Motorrad deve ancora perfezionare i dettagli, ma non sfiacca certo lo spirito battagliero dell’ex pilota MotoGP: “Mi aspettavo sicuramente qualcosa di più all’inizio della stagione, abbiamo ancora diversi problemi, l’obiettivo è stare tra i primi cinque“.
In un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’ il pilota britannico assicura che il suo team ha ancora molte novità da testare, dal telaio al motore, dalle sospensioni all’elettronica. Guarda con ottimismo al proseguimento del campionato, dove l’obiettivo sarà quello di centrare il primo podio con il marchio dell’Elica, perché non sarà certamente questo l’anno giusto per mirare al titolo iridato: “Penso che il pacchetto sia sufficiente per vincere le gare, ma dobbiamo lavorare su ogni aspetto della moto“.
Il pronostico di Scott Redding
Alla fine del 2018 Scott Redding ha lasciato la classe MotoGP per approdare nel BSB, dove si è confermato subito campione, prima del salto in SBK. Ha trascorso 11 stagioni nel Motomondiale, di cui 5 nella classe regina, con Honda, Ducati e infine Aprilia. Ha lasciato la sua sella ad Andrea Iannone, non senza qualche dissapore nei confronti della Casa di Noale. Pochi meglio di lui possono fare un confronto tra MotoGP e SBK: “Qui abbiamo tre gare, di conseguenza tre possibilità di guadagnare, o perdere, tanti punti. La MotoGP invece è puntata più sulla perfezione, sui tempi, a mio parere un po’ più noiosa… Penso che la Sbk sia più emozionante“.
Scott Redding offre anche una lucida analisi sulle differenze tra derivate di serie e prototipi della Top Class. Nella sostanza non sono molto differenze, ma cambiano i dettagli: le MotoGP “hanno freni in carbonio con prestazioni migliori. L’elettronica è invece molto simile. La Superbike in generale è un po’ più indulgente, perché con una MotoGP in un attimo ti ritrovi per terra“. Molto cambia dal punto di vista tecnologico, specie dopo i passi avanti degli ultimi anni: “Il gap è cresciuto e adesso è nettamente superiore rispetto alle Sbk“.
Infine l’ex pilota MotoGP prova ad azzardare il suo pronostico per la corsa al titolo mondiale. In MotoGP vede favorito Fabio Quartararo, leader della classifica, “potrebbe vincere perché ha un bel passo soprattutto in gara. Aleix Espargaro sta guidando in modo davvero impressionante, ma non penso che possa ambire alla vittoria. In Sbk penso possa vincere Alvaro Bautista… Se tutto va liscio, il campione sarà lui“.