Alfa Romeo, il nome di un modello del Biscione è un omaggio con un doppio significato particolare: scopriamo quale
Il primo SUV della storia dell’Alfa Romeo, la Stelvio, un modello che quindi resterà per sempre nella storia del Biscione. L’auto, in produzione dal 2016, è stata costruita sullo stesso pianale utilizzato anche per la Giulia, la berlina del marchio italiano, con le due auto che hanno una forte origine in comune.
Auto di segmento D, è un vero e proprio fiore all’occhiello dell’Alfa Romeo, che ha puntato sul rilancio proprio con Giulia e Stelvio, con la Tonale – il SUV di dimensioni inferiori – sul mercato da poche settimane.
La Stelvio, disponibile sia nella versione a trazione posteriore che quella integrale, se la cava egregiamente nell’off road ed alimentata a benzina è disponibile in quattro versioni. La 2.0 litri con 4 cilindri e 201 cavalli di potenza, per una velocità massima di 215 km/h. E’, di fatto, la versione meno potente; di tutt’altra categoria la Quadrifoglio, con un potentissimo motore da 2.9 litri, 6 cilindri e ben 510 cavalli per una velocità record di 283 km/h.
Nel mezzo, le due versioni 2.0 litri, rispettivamente di 250 e 280 cavalli di potenza che toccano i 230 km/h di velocità massima. Due, invece, i modelli alimentati a gasolio; entrambi i motori da 2.2 litri 4 cilindri con – rispettivamente – 160 e 190 cavalli di potenza.
Un SUV notevole, quindi, per prestazioni com’è nel solco della tradizione Alfa Romeo, ma perché si chiama così? Qual è l’origine del suo nome? Domande che sicuramente tutti i curiosi ed appassionati si sono posti.
Svelato da Sergio Marchionne – il compianto manager, amministratore delegato del gruppo FCA all’epoca – nel febbraio del 2016 a Cassino (ma non in modo ufficiale), con la presentazione ufficiale al Los Angeles Auto Show del novembre successivo, il nome è un chiaro omaggio alla strada di circa 50 km (48 per la precisione) conosciuta come Passo dello Stelvio situata tra il Trentino Alto-Adige e la Lombardia che si “arrampica” fino ai 2.758 metri di altezza regalando un panorama davveo unico sulle Dolomiti.
Con ogni probabilità, oltre ad omaggiare uno dei luoghi montani più belli d’Italia, possibile che il nome sia stato scelto anche per il piacere di guida che quella strada, fatta di 80 tornanti, regala agli automobilisti, proprio lo stesso offerto alla guida dello Stelvio.
Possibile, però, che il nome Stelvio sia stato anche un omaggio al Passo omonimo che nel passato è stato utilizzato dal marchio per collaudare e verificare l’affidabilità dei freni, naturalmente sollecitati abbastanza su quella strada. E non va dimenticato come l’Alfa Romeo, nel corso della sua storia, abbia partecipato anche alla Corsa dello Stelvio per la Coppa Arturo Mercanti ed a quella internazionale dello Stelvio.
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