La Yamaha attacca il FIM MotoGP Stewards Panel per la penalità inflitta a Quartararo dopo il GP di Assen: la decisione ha deluso.
La gara ad Assen è stata davvero da dimenticare per Fabio Quartararo, che ha collezionato il suo primo ritiro in questo campionato MotoGP. Ha commesso il primo vero errore del 2022 e lo ha pagato con uno zero.
Al quinto giro ha provato un sorpasso un po’ troppo ambizioso su Aleix Espargarò ed è caduto, portando anche fuori pista il rivale. Rientrato nel fondo del gruppo, successivamente è stato protagonista di un’altra caduta e si è ritirato.
Il pilota francese si è assunto tutte le responsabilità dello sbaglio commesso, nel post-gara non ha esitato a dirigersi nel box Aprilia per scusarsi con Espargarò. Sono situazioni che possono capitare, anche se ha sorpreso che sia stato proprio lui a sbagliare dato che da un po’ di tempo è quasi perfetto.
MotoGP, Yamaha contro lo Stewards Panel: Quartararo non andava penalizzato
Quello che sicuramente non si aspettava Quartararo è la penalità che gli è stata inflitta dallo Stewards Panel, che per aver provocato l’incidente con Espargarò lo ha sanzionato con un long lap penalty da scontare nella prossima gara a Silverstone. Episodi simili sono stati valutati come “incidenti di gara” in passato e invece stavolta è scattato un provvedimento.
Il pilota non ha affatto preso bene il fatto di essere stato penalizzato. In una sua storia Instagram si è scagliato contro i commissari facendo del sarcasmo. Non ritiene assolutamente corretta la decisione che è stata presa. E di stesso avviso è anche la Yamaha.
Oggi il team di Iwata ha emesso un comunicato ufficiale nel quale ha espresso il proprio disappunto: “Non siamo d’accordo con la decisione di domenica per i seguenti motivi: Quartararo ha ammesso l’errore e Yamaha lo considera un incidente di gara. Quartararo è un pilota pulito, senza precedenti, ha commesso uno sbaglio senza intenzioni malevole; riconosciamo che la gara di Espargarò è stata condizionata, ma la gravità dell’impatto è solo congettura. Ritentiamo che lo Stewards Panel stia valutando la gravità degli incidenti di gara con standard soggettivi e incoerenti”.
Il team giapponese ritiene che non vi sia coerenza nell’applicare sanzioni ai piloti e ciò danneggia l’equità del campionato MotoGP: “Ci sono stati almeno altri tre incidenti gravi (con conseguente ritiro dei piloti e/o infortuni) – si legge – che sono rimasti impunti”.
Non si può non dare ragione a Yamaha, perché in altre occasioni il metro di giudizio è stato differente da quello utilizzato con Quartararo. Anche se lui ha sbagliato, Espargarò (che non è caduto) è comunque riuscito a rientrare in gara. In altre situazioni che abbiamo visto nel 2022 ciò non è potuto succedere, ma non ci sono state penalità.
Tramite le parole del managing director Lin Jarvis: “Siamo delusi nel vedere che le disuguaglianze con cui vengono applicate le penalità da parte dello Stewards Panel. Volevamo impugnare questa decisione, ma questo tipo penalità non può essere oggetto di discussioni o ricorsi. Volevamo sollevare la questione presso il CAS (Corte Arbitrale dello Sport), ma una questione del genere non è impugnabile”.
Il team di Iwata aveva pensato a sporgere reclamo, però non è possibile farlo. Neppure il CAS può fare nulla in questi casi. Quartararo dovrà scontare il long lap penalty a Silverstone.