Valentino Rossi è impegnato nel Fanatec GT World Challenge Europe con il team WRT, ma non dimentica il suo passato sulle due ruote.
Dopo una vita trascorsa sulle Moto, quest’anno Valentino Rossi ha dato una svolta alla sua carriera scegliendo di correre nell’automobilismo con il team belga WRT del campionato Fanatec GT World Challenge Europe. Finora ha disputato sei gare, ottenendo come miglior risultato un quinto posto in occasione della 6 Ore del Paul Ricard.
Tuttavia, non ha abbandonato totalmente il mondo del Motomondiale, dove è presente con i suoi team VR46 nelle varie categorie. Bezzecchi e Marini, piloti nella classe regina, stanno crescendo, mentre Celestino Vietti si sta giocando il titolo in Moto2. Poi ci sono tutti gli altri rider dell’Academy, come Bagnaia, Morbidelli, Antonelli.
Insomma, sono loro che stanno portando avanti l’eredità del nove volte iridato che, comunque, non appena gli impegni sulle quattro ruote glielo permettono, continua ad allenarsi al ranch insieme ai suoi amici. Poi, quando può, li segue anche in pista in occasione dei Gran Premi. Cosa che invece non ha potuto fare in questo weekend di gara della MotoGP.
Valentino Rossi: “Purtroppo non è stato possibile”
Questo fine settimana, in particolare, il Mondiale si trova ad Assen, uno dei circuiti preferiti da Rossi che, dopo averci vinto dieci volte in passato, avrebbe voluto esserci anche quest’anno per dare consigli ai suoi piloti. “Mi sarebbe piaciuto essere ad Assen per seguire la MotoGP, la mia squadra, mio fratello e i piloti della VR46 – ha affermato in un’intervista a RaceSport.nl –. Purtroppo non è stato possibile, perché avevamo già in programma un test in Belgio“.
“Il layout del circuito è fantastico – ha proseguito –. Ho avuto l’onore di guidare nella vecchia configurazione di Assen, prima della modifica del 2006“. Poi ne ha spiegato le differenze: “Quella versione era lunga e difficile, fantastica da guidare. Dopo quei lavori è diventato un po’ più un circuito normale, ma rimane bellissimo“.
Dopodiché si è soffermato su uno degli aspetti della pista che più ricorda con affetto: “L’atmosfera è fantastica, soprattutto quando guidi nell’ultimo settore: in gara sembra di entrare in uno stadio“. Perciò, in definitiva, la speranza di Valentino è soltanto una: “Spero di poter tornare al TT Assen, seppur in veste di spettatore“.
“Assen è stato uno dei miei circuiti preferiti in tutto il calendario della MotoGP. Ho vinto dieci volte ad Assen, proprio come a Barcellona” ha aggiunto. Peraltro, l’ultima sua vittoria nel Motomondiale l’ha ottenuta proprio sul circuito olandese: “Ho anche ottenuto la mia ultima vittoria in un GP nel 2017 e credo che questo sia il ricordo più speciale di questa pista“.
Con la vittoria di Bagnaia e il secondo posto di Bezzecchi, al primo podio in carriera in MotoGP, il primo weekend di Assen di Valentino Rossi senza scendere in pista, è stato soddisfacente come tanti altri in passato quando il Dottore lottava per il Mondiale.