Danni da incidente con cinghiali, chi paga il risarcimento? La Cassazione ha stabilito a chi tocca pagare i danni in questi particolari casi
Il problema dei cinghiali che hanno invaso le grandi città è sempre più allarmante. Come risaputo, è in particolare Roma che sta facendo i conti con questo problema. Questi e altri animali selvatici popolano quasi indisturbati sia strade urbane che extraurbane, ma spesso hanno accesso anche in centro città.
La Capitale incrocia questa “invasione” col problema rifiuti, che sono un forte richiamo per questi animali. I cinghiali sono molto pericolosi, sia per una generale aggressività (possono attaccare l’uomo, soprattutto le femmine con cuccioli) ma soprattutto per la loro stazza e l’abitudine di frequentare le strade. Sono sempre più spesso causa di incidenti stradali, alcuni di questi molto seri. Molte auto ne escono quasi distrutte, perché quasi sempre l’impatto è devastante. Difficile mantenere il controllo del mezzo dopo essersi scontrati con un cinghiale adulto, con conseguenze che sono facilmente intuibili. Oltre i danni alla persona, che sono un caso a parte, nella migliore delle ipotesi è la macchina a riportare danni alla carrozzeria, spesso molto ingenti.
Incidenti con cinghiali o animali selvatici, chi deve pagare i danni
Ma chi paga quando accade un incidente del genere? Secondo la legge italiana sono le regioni a dover risarcire gli automobilisti. Infatti sono questi enti responsabili della fauna selvatica, e quindi spetta a loro risarcire i cittadini se animali selvatici vaganti creano danni. Purtroppo non mancano alcuni incidenti fatali, con problematiche molto serie da affrontare in termini di risarcimento. A chiarire la responsabilità delle regioni ci ha pensato la Corte di Cassazione, che ha respinto il ricorso della Regione Abruzzo, condannata a risarcire per due volte automobilisti reduci da incidenti con cinghiali vaganti.
La Cassazione ha ribadito che le regioni, secondo l’ordinamento italiano sono gli enti che legiferano, amministrano, programmano, coordinano e controllano le attività in materia di fauna selvatica. Eventualmente, ogni regione può rivalersi soltanto sugli enti o associazioni a cui ha delegato queste funzioni e responsabilità.