La Vespa è uno degli scooter più amati in assoluto, tanto da diventare un’autentica opera d’arte come in questo particolare caso.
Sono innumerevoli le trasformazioni che ha subito la Vespa nei suoi 75 anni di esistenza. Scooter da città, da gite fuori porta e persino star cinematografica e base di diverse opere d’arte. Senza tralasciare tutti quei modelli che hanno segnato la storia di intere generazioni di appassionati.
Insomma, negli anni, la Vespa è diventata un’autentica icona che ancora oggi ottiene un successo smisurato sul mercato grazie all’intuizione che ebbe Enrico Piaggio nel 1943. All’epoca, sapendo che la Seconda guerra mondiale era ormai nelle sue fasi conclusive, diede l’incarico ai suoi collaboratori di sviluppare un veicolo pratico e comodo e che potesse essere accessibile a tutti.
Da quel momento in poi, si sono susseguiti un’infinità di modelli tutti caratterizzati dagli stessi principi di design che resistono nelle edizioni più recenti. Tra questi è impossibile non citare la 50 Special che, nata per la prima volta nel 1969, è tuttora una delle versioni più ricercate dai collezionisti. Ma anche dagli artisti e, in particolare, una artista, che l’ha resa un’autentica opera d’arte a tema cartoni animati.
Vespa 50 Special Mickey Mouse: l’opera di Germana Triani
Nello specifico, nel 2013, l’artista Germana Triani dipinse a mano una 50 Special decorando la livrea, di colore bianco, con varie immagini e vignette di Topolino nelle sue prime versioni in bianco e nero. Nel 2018, peraltro, in occasione del 90° compleanno del personaggio più celebre del mondo animato della Disney, fu la protagonista di un’esposizione presso il Museo Piaggio.
Sempre nel 2018, poi, la stessa artista scelse ancora una volta la 50 Special come base per un’altra sua creazione, stavolta, però, a tema supereroi. Da qui, quindi, ne derivò il nome Vespa “Superhero”.
50 Special, le caratteristiche di uno dei modelli più amati
La Vespa 50 Special fu un modello prodotto dalla Casa di Pontedera tra il 1969 e il 1982. All’epoca ottenne un grande successo tra i più giovani insieme alla PX, nonché sul mercato con numeri di vendite da record. In questo senso, la campagna pubblicitaria – “Chi Vespa non mangia le mele (chi non Vespa no)” – aiutò non poco l’azienda, ma presentava comunque alcune caratteristiche che segnavano una transizione da una generazione di Vespa all’altra. Le prime, più riconoscibili, erano il faro anteriore di forma quadrata, il nuovo nasello rimovibile di colore nero e la nuova scritta sullo scudo. Il motore era un 50 di cilindrata che consentiva di viaggiare ad una velocità di 40 km/h circa.