Toprak Razgatlioglu ha concluso il tanto atteso test in sella alla Yamaha M1 sul circuito di Aragon: le sensazioni del campione turco.
Sul circuito di Aragon si è concluso il tanto atteso test in sella alla Yamaha M1 di Toprak Razgatlioglu. Un test inizialmente programmato per lo scorso novembre, ma il pilota turco ha preferito concentrare tutta l’attenzione sull’ultima gara del 2021 in Indonesia, quella decisiva che lo ha decretato campione del mondo di SBK.
Martedì 21 giugno finalmente Razgatlioglu ha potuto effettuare questo test privato con la MotoGP della Casa di Iwata, come premio per il suo successo mondiale. Al suo fianco c’era anche il collaudatore Cal Crutchlow, campione del mondo 2009 nel WorldSSP ed ex pilota del Motomondiale con diversi costruttori. L’esperienza del pilota britannico ha agevolato l’approccio di Toprak con la M1 che ha potuto lavorare anche su setting diversi.
Razgatlioglu ringrazia Yamaha per il test MotoGP
La giornata di test è stata interrotta da un improvviso temporale estivo che ha messo fine anzitempo alla sua uscita con il prototipo giapponese. Ha inizialmente compiuto 12 giri consecutivi, per poi rientrare ai box ed effettuare stint più brevi di 4 o 5 giri. Giusto il tempo di prendere confidenza con le mescole della Michelin e, soprattutto, con le differenze tra la MotoGP e la sua R1 con cui compete nel Mondiale SBK.
Differenze che sono state subito notate dal campione turco. “Ho avuto delle sensazioni completamente diverse rispetto alla mia R1 – ha spiegato Toprak Razgatlioglu sul sito ufficiale WorldSBK.com -. Più cavalli, una differente elettronica, un cambio seamless, per me era tutto completamente nuovo. A ogni giro ho imparato di più, dato che dopo il WorldSBK non è così facile adattarsi alla MotoGP. Fortunatamente avevo Cal Crutchlow che mi ha dato dei consigli. Ottime sensazioni con la moto, specialmente sul rettilineo dove va davvero forte“.
Toprak ha dovuto fare i conti anche con i dossi presenti sull’asfalto del circuito di Aragon, ma ha subito compreso come superarli senza troppi problemi: “Bisogna tenere il gas aperto perché se lo chiudi poi la moto diventa instabile. In generale è stato un test molto positivo, anche se in parte accorciato a causa della pioggia caduta nel pomeriggio. Mi è piaciuto molto guidare una MotoGP – ha concluso il campione SBK -, voglio ringraziare di cuore la Yamaha per avermi dato questa opportunità“. Ma non è dato sapere se un giorno salterà in classe regina per dare una svolta alla sua già prestigiosa carriera.