Joan Mir non ha ancora ufficializzato il suo futuro, ma dalle sue parole trapela qualche indizioni molto interessante.
Mentre in pista si continua a correre per le posizioni di vertice, all’interno del paddock si continua a dialogare in vista dei contratti ancora da firmare. Tra i piloti che non hanno ancora ufficializzato il loro impegno per la prossima stagione c’è anche il campione del mondo 2020, Joan Mir, costretto a dire addio alla Suzuki dopo la notizia di Jerez.
Il suo manager Paco Sanchez aveva trovato un accordo formale con Livio Suppo e i vertici del team di Hamamatsu, mancava solo la firma, poi tutto è cambiato da un giorno all’altro, con il costruttore nipponico che ha annunciato l’uscita dal campionato a fine anno. A quel punto Joan Mir è stato costretto a guardarsi intorno per trovare una sella libera e da subito si è parlato di un possibile approdo in Repsol Honda.
Alberto Puig e gli uomini HRC non possono essere soddisfatti dei risultati di Pol Espargarò dal 2021 ad oggi. Del resto neppure il pilota di Granollers sembra divertirsi in questa situazione, con una RC213V che neppure Marc Marquez riusciva a portare sul podio prima di volare negli USA per il quarto intervento. Da qui l’idea di ritornare in KTM con il team satellite Tech3 e una moto ufficiale per provare a rilanciarsi in classe regina.
D’altra parte Joan Mir e Honda ancora non hanno reso pubbliche le loro intenzioni, anche se alcune dichiarazioni del maiorchino lasciano presagire che presto verrà formalizzata la nuova collaborazione. Pur restando sempre legato ai colori azzurri: “Nel mio cuore sarò sempre un pilota Suzuki“.
Ma nel 2023 dovrà entrare in un nuovo box, un nuovo ambiente di lavoro, nuovi tecnici. L’obiettivo è riuscire a ricostruire l’armonia che aveva instaurato nel box Suzuki. La nuova possibile avventura in Honda non si preannuncia però facile. E non solo per via di una moto alle prese con problemi tecnici, che ancora non riesce ad ambire al podio, ma per la convivenza con un pilota scomodo come Marc Marquez, il cui rientro è ancora in dubbio. “Sì, è vero. È una cosa che, per tutti i piloti rappresenta una sfida molto difficile. Marc è un pilota da cui puoi imparare molto – ha sottolineato Joan Mir -. Staremo a vedere“.
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