La Yamaha non chiude le porte a un nuovo accordo con Valentino Rossi in MotoGP, anche se in tutt’altra veste rispetto a quella da pilota.
Valentino Rossi ha decisamente cambiato il destino della Yamaha in MotoGP, dato che il suo arrivo nel 2004 consentì al marchio di tornare a vincere. L’ultimo trionfo risaliva al 1991 con Wayne Rainey, quando la categoria si chiamava ancora 500.
Nell’anno precedente all’arrivo del Dottore la casa di Iwata aveva conquistato un solo podio (Alex Barros terzo in Francia) e dunque era difficile pensare che nel 2004 sarebbe arrivato subito il titolo. Lo stesso Davide Brivio, allora team manager, ha ammesso che fu una sorpresa e che il piano era quello di riuscire a vincere nel 2005.
In fabbrica venne fatto un grande lavoro sulla M1, inoltre l’arrivo del pesarese e dei suoi tecnici dalla Honda diede un ulteriore impulso al progetto. Insieme hanno conquistato quattro mondiali piloti MotoGP più cinque costruttori. C’è un forte legame.
Tolti i panni da pilota di motociclismo per passare all’automobilismo, Rossi è comunque rimasto brand ambassador dell’azienda giapponese. E in Moto2 c’è il team Yamaha VR46 Master Camp, nato proprio da una loro collaborazione.
Valentino Rossi, team VR46 con Yamaha in futuro? Parla Jarvis
La casa di Iwata per i prossimi due anni sarà senza squadra satellite in MotoGP, dato che RNF Racing ha deciso di passare con Aprilia. La firma di Razlan Razali con il marchio di Noale ha un po’ spiazzato i vertici giapponesi, però il campionato del 2022 mostra in maniera evidente che la struttura cliente non sta portando risultati e dati utili per lo sviluppo della M1.
In Yamaha preferivano comunque continuare ad avere un team satellite, ma nell’immediato non è una grave perdita. Più che altro, sarà fondamentale il lavoro in fabbrica per migliorare la moto nel 2023. Fabio Quartararo per rinnovare ha chiesto interventi mirati e dovrebbe essere accontentato. Poi più avanti si ripenserà a una squadra cliente, eventualmente.
Nelle settimane scorse è circolato più volte il nome di VR46 Racing, che ha un contratto con Ducati fino al 2024. Poi bisognerà vedere se ci saranno i presupposti affinché la struttura creata da Rossi decida di cambiare.
Lin Jarvis, managing director Yamaha, ai microfoni di Speedweek non ha escluso l’ipotesi di un nuovo accordo con Valentino: “Abbiamo sempre avuto un team satellite, ma non avremo svantaggi nel prossimo futuro. VR46? Non si sa mai cosa accadrà in questo mondo. Le cose cambiano velocemente”.
Jarvis sarebbe ben lieto di accogliere il team MotoGP di Rossi nella famiglia Yamaha, ma se ne riparlerà più avanti. Forse. In questo momento la partnership tra VR46 e Ducati sta andando bene, quindi non è detto che ci possa essere un cambiamento.