Flavio Briatore commenta il difficile momento della Ferrari e prova a vedere il bicchiere mezzo pieno anche se ammette: “E’ un disastro”
Periodo nero per la Ferrari. Le due vittorie nelle prime tre gare sono ormai un ricordo lontano, la Red Bull ‘ha messo le ali’ con cinque successi negli ultimi cinque GP e ha preso il largo in classifica costruttori e in quella piloti con Verstappen.
Il doppio ritiro di Baku ha reso evidente che l’affidabilità per il Cavallino Rampante è un problema serio e non di semplice soluzione. Lo ha spiegato lo stesso Binotto, preannunciando che a Montreal si potrà fare poco da questo punto di vista se non individuare la vulnerabilità e provare a gestirla in attesa di interventi strutturali.
A commentare il momento no della scuderia di Maranello è Flavio Briatore, uno che la Formula 1 la conosce bene e ne ha assaporato il gusto del successo ma anche quello più amaro della delusione. Intervenuto a ‘Gr Parlamento’, l’ex manager della Renault ha voluto rimarcare i passi avanti fatti dalla Rossa: “Bisogna anche vedere da dove si arriva. La monoposto quest’anno ha fatto un passo avanti a livello di motore, ma ora paga in affidabilità“.
Un problema non di poco conto perché i ritiri portano via punti preziosi, ammette lo stesso Briatore: “Non finire le gare è un disastro – spiega – perché significa regalare 45 punti agli avversari“.
Un problema che interessa anche l’intera Formula 1 considerati i valori in campo: “Avere una Ferrari in competizione è positivo per tutti: senza la Red Bull fa una passeggiata“. Ora però non è semplice trovare soluzioni: “Non è semplice se si tratta di un problema strutturale: intervenire sul motore è complicato. La monoposto è velocissima, ma serve uno sforzo di affidabilità perché è tutto: le gare vanno finite“.
Non semplice visto che “domenica già si corre in Canada e non possono essere fatte tante cose“. Qualche possibilità però c’è: “A Baku il motore è importante, in Canada non così tanto“. Ed allora meglio guardare il bicchiere mezzo pieno come fa lo stesso Briatore: “Ricordiamoci dove era la Ferrari lo scorso anno e apprezziamo lo sforzo“.
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