Messaggio chiaro di Carlos Sainz alla FIA su un tema centrale in Formula 1 in questo campionato 2022: non è l’unico a preoccupato.
La stagione di Carlos Sainz non ha preso la piega che lui e la Ferrari speravano. Oltre a qualche errore commesso dallo spagnolo, ci si è messa anche la sfortuna. Tre ritiri finora: uno per colpa sua (Australia), uno provocato da Daniel Ricciardo (Imola) e l’ultimo per un problema alla macchina (Baku).
Quando è arrivato al traguardo, ha sempre chiuso in top 4 e sono quattro i podi che ha conquistato, ma chiaramente gli zeri in classifica pesano. Partito con l’ambizione di vincere il titolo mondiale di Formula 1, lo spagnolo rischia di dover fare da gregario per aiutare Charles Leclerc nella sua lotta contro Max Verstappen, e forse anche Sergio Perez.
Più volte ha evidenziato di non riuscire ancora a sfruttare la F1-75 come vorrebbe, non è capace di essere veloce quanto il compagno di squadra. È fiducioso sul fatto di essere in grado di esprimersi sul medesimo livello del monegasco, però gli serve tempo. Il team lo supporta al massimo e crede che ce la farà, ma è necessario accelerare le tempistiche.
F1, Carlos Sainz preoccupato dal porpoising: invito alla FIA
A non facilitare né Sainz né gli altri piloti nella guida delle monoposto 2022 di Formula 1 è anche l’ormai famoso porpoising. Fin dai test vediamo sobbalzi in rettilineo, particolarmente accentuati su alcune macchine (Mercedes, ad esempio). Ogni scuderia sta studiando soluzioni per ridurre tale effetto, ma non è semplice.
Intanto il pilota della Ferrari ha mandato un messaggio chiaro alla FIA, che ha ricevuto una richiesta chiara durante e dopo l’ultimo weekend di gara in Azerbaigian: “Bisogna fare qualcosa. Abbiamo chiesto alla FIA di esaminare la questione e di ascoltare i piloti, perché cominciamo a faticare nel gestire una situazione del genere”.
Carlos chiede un intervento in tempi rapidi alla Federazione Internazionale, perché è veramente problematico dal punto di vista fisico dover affrontare quei saltellamenti generati dalle monoposto: “Non ci serve una commissione medica, ma qualcosa di più intelligente sulle sospensioni o sul modo di mettere in pista le vetture. Vogliamo che la FIA agisca in fretta, sennò la situazione rischia di diventare complicata da gestire a causa dell’accumulo di dolore. A fine gara venti piloti hanno problemi alla schiena. Non ne vale la pena. Bisogna pensare alla nostra salute”.
Vedremo se la FIA interverrà in qualche modo per venire incontro ai piloti della F1, abbastanza preoccupati di questo scenario che non era atteso prima dei test pre-campionato. In galleria del vento e al simulatore non c’era modo di prevedere che ci sarebbe stato il problema del porpoising con il nuovo regolamento tecnico. Servono soluzioni.