Meregalli spiega come Yamaha ha convinto Quartararo a rinnovare: gli sono state date garanzie tecniche importanti per il futuro.
La Yamaha ha fatto certamente una grande operazione riuscendo a prolungare il contratto di Fabio Quartararo. Non poteva agire diversamente, dato che lui è l’unico che oggi è in grado di vincere con la M1.
La casa di Iwata non poteva perdere il campione in carica della MotoGP, che nelle trattative ha avuto sicuramente il coltello dalla parte del manico conoscendo la sua importanza per il team. Il punto non era solo quello di trovare un accordo di tipo economico, c’era di più in ballo.
Il pilota francese fin dai test pre-campionato si è lamentato del fatto che la moto non fosse stata migliorata a sufficienza rispetto al 2021. Aveva fatto specifiche richieste e non è stato accontentato, generando così del forte malumore in lui e spingendolo a pensare a un addio a fine anno.
In particolare in termini di motore aveva chiesto più potenza per essere maggiormente veloce sul dritto. Non è stato soddisfatto, ma in ottica 2023 la squadra gli ha garantito che ci saranno progressi importanti. Il reparto motoristico è stato rafforzato, con tanto di ingaggio di Luca Marmorini ex Ferrari come consulente, dunque ci si aspettano passi avanti.
Massimo Meregalli in un’intervista concessa a GPOne.com ha confermato che per il prossimo anno vedremo una M1 migliorata: “Sicuramente sarà più veloce. Sono certo che le cose cambieranno. In Giappone sono arrivate nuove persone. L’accordo con Marmorini fa parte di questa apertura mentale, prima non c’era mai stata una consulenza esterna”.
Il team manager Yamaha garantisce progressi per il 2023 e svela quando scenderà in pista il nuovo prototipo per la prima volta: “Penso che nel test di settembre a Misano vedremo la prima versione”.
Quartararo lo scorso anno a Misano non era stato entusiasta della moto portata dal team di Iwata nel test. Stavolta le cose dovrebbero andare in modo differente, dato che Meregalli ha garantito che in fabbrica si stanno muovendo per compiere degli step notevoli.
In Yamaha sanno che il motore va migliorato, perché oggi la velocità sul dritto è troppo inferiore rispetto a quella delle Ducati, ma al tempo stesso devono lavorare in modo tale da non perdere le grandi qualità che la M1 ha in curva. Quartararo si aspetta tanto dalla casa giapponese, che non vuole deludere né lui né il compagno Franco Morbidelli.
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