Pecco Bagnaia (foto LaPresse)
Pecco Bagnaia al termine della giornata di test esprime il suo punto di vista obiettivo sull’evoluzione della Ducati GP22.
Il test Irta del Montmelò ripone in evidenza la sfida diretta tra Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo per la leadership. Il francese della Yamaha ha chiuso il lunedì di prove ufficiali con il miglior crono, seguito dal rivale della Ducati a soli 4 millesimi. I tempi raccolti in un test sono relativi per saggiare il grado di evoluzione e competitività di un prototipo, ma hanno una forte connotazione simbolica.
Peccato che il duello iridato tra i due campioni sia stato macchiato dall’incidente verificatosi allo spegnimento dei semafori del GP di Catalunya, quando Taka Nakagami ha travolto la Ducati del piemontese, costringendolo a chiudere anzitempo la gara senza incassare punti e vedendo Quartararo allontanarsi ulteriormente in classifica. All’indomani del week-end Pecco Bagnaia e gli altri piloti della Top Class sono ritornati sul circuito catalano per un giorno di test ufficiali.
Gli uomini di Borgo Panigale hanno messo a disposizione dei piloti ufficiali una nuova carena aerodinamica che dovrebbe consentire alla Desmosedici GP di guadagnare in termini di percorrenza e agilità nei cambi di direzione, fattori che si stanno rivelando fondamentali per la vittoria dei Gran Premi, ancora più della velocità massima sui rettilinei. Infatti Fabio Quartararo continua ad accusare scarsa top speed per la sua YZR-M1, eppure comanda saldamente la classifica piloti.
Al termine della giornata di test Irta il vicecampione torinese si è detto soddisfatto delle nuove componenti portare da Ducati: “Hanno un grande potenziale“, anche se sulla nuova carena si attenderà la gara di Silverstone prima di decidere se omologare questo secondo pacchetto, l’ultimo consentito in questo campionato in corso. Ma su un punto Pecco Bagnaia sembra avere le idee chiare: “Preferisco meno velocità massima e una migliore maneggevolezza quest’anno – riporta Speedweek.com -. Questo è il fattore determinante ora, la Yamaha ne è l’esempio lampante“.
Un punto di vista opposto rispetto a quello del francese che lamenta una mancanza di potenza e da mesi spinge sui tecnici di Iwata per avere garanzie sul prototipo del 2023. Ma la percorrenza di curva si sta rivelando il vero ingrediente vincente in questo Mondiale: “Al momento hanno un’agilità migliore – ha concluso Pecco Bagnaia -. Vediamo molto chiaramente che la velocità massima non è tutto“.
In pensione prima del tempo. Per questi lavoratori, si aprono le porte di un congedo…
La cantante e rapper ha preso la patente...ma ha usato un piccolo trucco! Ne è…
I lavoratori di Stellantis hanno una nuova opzione. Ecco cosa dovranno fare. Le sfide del…
Finalmente, un'azienda europea c'è riuscita. Non ci saranno più problemi con le forature per questi…
La Guardia di Finanza non avrebbe mai potuto non notarlo. Aveva un carico troppo vistoso,…
La lancetta scorre e c'è poco tempo, ecco l'occasione perfetta per fare il pieno. Quanto…