Alberto Puig, team manager Repsol Honda, parla del rientro di Marc Marquez in sella alla Honda RCV.
Marc Marquez è stato operato giovedì 2 giugno negli States. Si tratta del quarto intervento al braccio destro che dovrebbe mettere definitivamente fine al problema che lo persegue dall’incidente di Jerez nel 2020, a distanza di 18 mesi dall’ultima operazione avvenuta in Spagna. Mentre il suo team Honda è impegnato in Catalunya, il campione catalano è ancora sotto osservazione presso la Clinica Mayo di Rochester.
Ancora pochi giorni e poi l’otto volte campione del mondo ritornerà a Madrid per seguire una lunga fase di riabilitazione e fisioterapia. Al momento non è possibile fare previsioni precise sul suo ritorno in sella alla RC-V, ma gli esperti parlano di uno stop che va dai tre ai cinque mesi. Se riuscirà a rimettersi in pista nel corso di questo campionato sarà uno dei suoi più grandi successi in carriera e nella vita.
Durante il week-end al Montmelò il team manager Alberto Puig ha parlato ai microfoni di Motogp.com del suo pupillo, a distanza di una settimana da quella conferenza stampa indetta a sorpresa nel Gran Premio del Mugello. L’operazione è stata un completo successo e Marc Marquez rimarrà sotto osservazione ancora per qualche giorno in Minnesota prima di fare ritorno a casa. “Non è stato un intervento facile ma tutto è andato per il meglio. Ecco perché il dottore era felice“.
Ma non è ancora il momento per azzardare una data sul rientro del campione di Cervera in pista. “Il medico ha spiegato che si tratta di un processo in cui verrà monitorato ogni due settimane. Entro due settimane inizierà a fare dei movimenti passivi, prima con la mano e poi con la spalla dopo quattro o sei settimane. Non ci ha dato un periodo preciso“, ha aggiunto Alberto Puig.
Marc sarà costantemente sotto controllo e solo nelle prossime settimane sapremo se riusciremo a rivederlo in azione entro la fine di questo Mondiale. “Non so quanto tempo ci vorrà, ma una risonanza magnetica sarà il prossimo passo. Da lì partirà con la fisioterapia e poi piano piano penserà a tornare in sella. Infine esamineremo il processo di guarigione ogni due settimane“, ha concluso il manager catalano.
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