Jorge Lorenzo fa un confronto tra la MotoGP dei suoi tempi e quella odierna: il pentacampione analizza la situazione.
Jorge Lorenzo è una presenza ormai fissa e costante in Italia, ancora più in questa stagione, dal momento che è impegnato nel Porsche Carrera Cup. In questo fine settimana è impegnato sul circuito di Misano e l’occasione è stata buona per intrattenersi con qualche giornalista alla vigilia della prima gara.
Il tracciato sanmarinese risveglia molti ricordi al cinque volte campione del mondo, gli inizi nella classe 125 in cui doveva apprendere velocemente dai piloti più esperti. A distanza di molti anni si ritrova in una situazione più o meno simile, “ma ho molta meno pressione di quella volta. Lo faccio più per divertimento che per professione“. Difficile restare senza adrenalina e velocità dopo tanti anni al limite sulle due ruote. “Le macchine mi permettono di continuare a competere – ha spiegato Jorge Lorenzo a Corsedimoto.com -, mettermi in gioco con gli altri ma con meno rischi, meno pressioni e in modo molto più rilassato“.
E’ stata l’occasione giusta per cogliere il suo parere sulla MotoGP di oggi e sul campionato in corso. Una stagione dove tutto è al limite, la competizione è al massimo dei livelli, difficile pronosticare un vincitore, la sfida ai vertici è sempre combattuta… Ma mancano le leggende di una volta, gli eroi in pista e davanti ai media, i personaggi capace di coinvolgere il pubblico… “Si sente la mancanza Valentino, di Pedrosa, di Stoner, la mia e si sentirà quella di Marquez che deve subire qualche mese di stop“.
Lo scenario della MotoGP cambia volto e i nostalgici del passato notano questa differenza, molto più delle giovani leve. “Eravamo piloti super talentuosi ma anche con una personalità molto forte – ha aggiunto Jorge Lorenzo -. Noi eravamo carismatici per davvero. Adesso sembra che tutti i piloti siano amici, non c’è una rivalità, un antagonismo forte come in passato“.
Ducati in questo momento sembra la moto favorita, ma non è matematico che possa vincere il titolo piloti. Anche in questo caso manca una figura centrale capace di prendere in mano le redini del box e portarla al vertice. “La Ducati al momento è la moto più completa ed ha sei piloti molto forti. Per adesso è difficile dire se Bagnaia, Bastianini e Martin potranno diventare i campioni del futuro. In questo momento Ducati non ha un super campione come Stoner, Marquez…“.
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