Romano Albesiano, direttore sportivo Aprilia, parla degli obiettivi della squadra per la stagione 2022.
Aprilia si riconferma squadra coriacea in questa stagione MotoGP, dove Aleix Espargarò vive il suo miglior periodo in carriera. Dopo la vittoria in Argentina ha conquistato quattro podi consecutivi dopo che il Mondiale è approdato in Europa, l’ultimo nel GP del Mugello. E nella prima giornata di prove libere in Catalunya entrambi le RS-GP si piazzano al comando, con Maverick Vinales 2° nelle FP2.
Una riconferma dell’ottimo lavoro svolto da Massimo Rivola a livello gestionale e da Romano Albesiano a livello tecnico. La Casa di Noale è ancora protagonista in una giornata rovente dal punto di vista delle temperature, con un grip davvero scarso come non mai. Ma la RS-GP22 riesce ad adattarsi ad ogni situazione e diventa un punto di riferimento imprescindibile. “La moto va bene sia in condizioni di scarsa aderenza che con tanto grip“, ha spiegato il direttore tecnico Romano Albesiano a ‘La Gazzetta dello Sport’.
In Catalunya vincerà chi saprà gestire al meglio la gomma posteriore, un punto su cui ai box Aprilia hanno iniziato a lavorare dal primo turno di libere. “Qui conta una cosa sola: chi saprà usare al meglio la gomma posteriore nel finale di gara. Il resto vale zero“. Aleix Espargarò ha piazzato il miglior crono del venerdì, un risultato non certo casuale ma che neppure sorprende i vertici Aprilia: “Aleix non mi stupisce più, semmai c’è la conferma che Maverick cresce“, ha aggiunto Albesiano.
Primo Aleix, secondo Maverick: una doppietta che la dice lunga sul vero potenziale della RS-GP, intenzionata a prendersi altre soddisfazioni nel corso della stagione. Ancora non si vuole parlare di titolo mondiale, forse più per scaramanzia. Quel che sembra certo è che non ci sono pista inadatte a questo prototipo che continua a portare aggiornamenti, come la nuova specifica di motore aggiunta di recente e la frizione in carbonio. Nel test di Jerez altre novità all’orizzonte. “Non ci sono punti deboli importanti, il nuovo motore non è male, la ciclistica neppure“.
Nel test Irta di lunedì ci saranno novità aerodinamiche, ma Romano Albesiano non vuole nominare la parola titolo iridato: “Non avrà senso parlarne fino a 5 gare dalla fine. Poi a quel punto vedremo. Ma se saremo lì a giocarcela, la motivazione sarà ancora maggiore“.
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