Immatricolazioni auto: arrivano i primi effetti degli incentivi auto, ma le vendite restano in calo 15%. Utilizzato quasi l’80% fondi per benzina e diesel, il 14% per le vetture elettriche
Gli incentivi auto introdotti dal governo per risollevare il mercato stanno avendo effetto, ma è ancora presto per vedere i primi dati positivi. La crisi partita con la pandemia e che ancora oggi prosegue a causa delle forniture di microchip mantiene i dati in negativo. La guerra in Ucraina e il generale momento difficile per l’economia europea tiene il freno premuto sulle vendite. Nel mese di maggio sono state immatricolate 121.299 automobili, il 15.1% in meno dello stesso mese del 2021.
Tuttavia, questo è il calo più basso da inizio anno. Andando a sommare i primi cinque mesi del 2022, il calo totale è di 556.974 unità. La flessione generale è del 24.26% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. La perdita in termini di immatricolazioni è di 178.000 vetture. Gli incentivi, però, vengono utilizzati eccome: la maggior percentuale per le automobili con motorizzazione termica ma con emissioni contenute. Molto meno per quanto riguarda le auto elettriche, che hanno comunque dei costi maggiori.
I fondi di 170 milioni per le macchine con emissioni fino a 135 grammi era dimezzato già dopo il primo giorno di attivazione (a causa delle molte prenotazioni). E dopo sei giorni erano rimasti soltanto 34 milioni. Per quanto riguarda le vetture elettriche, invece, è stato speso soltanto il 14% dei 220 milioni stanziati per le vetture elettriche. Il Centro Studi Promotor prevede che, con il contributo degli incentivi, nel corso del 2022 si venderanno 200.000 auto in più. Alla fine dell’anno la proiezione dovrebbe essere con 1.336.682 vetture in più.
Nonostante l’impatto nel complesso innegabile degli incentivi, secondo l’Unrae (l’associazione dei costruttori) i bonus del governo hanno delle lacune. Ad esempio il mancato prolungamento da 180 a 300 giorni dalla firma del contratto del termine per utilizzare gli incentivi. In più viene richiesto di includere anche il comparto del noleggio per ottenere i benefici degli sconti statali. I numeri sono negativi per tutti i maggiori gruppi automobilistici.
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