Boccone amaro difficile da mandare giù per la Ferrari e Charles Leclerc che conferma di non aver dimenticato: “Fa male”
Come un tarlo, un pensiero fisso che non si riesce a mandar via. E’ quello che frulla nella testa di Charles Leclerc e di tutto il team Ferrari. Ha fatto capolino nel pomeriggio piovoso di domenica a Montecarlo e ora sarà dura da scacciare.
A Maranello contano i giorni che separano dal weekend di Baku: è lì, nelle lontane terre dell’Azerbaijan, che la Rossa spera di tornare a sorridere. Ora gli riesce meno e la colpa è sempre di quel pensiero che non va via. La mente non riesce a non tornare su quel che poteva essere e non è stato. Si guarda la classifica del Mondiale e si pensa a come sarebbe stata con 38 punti in più: quelli che Leclerc aveva in pugno prima che sfortuna ed errori ci mettessero lo zampino.
E di errori parla Sainz sui canali ufficiali della scuderia, tornando al GP di Monaco: “E’ stata una giornata difficile per il team – le parole del pilota spagnolo -. Eravamo nelle migliori condizioni e pensavamo di avere tutto sotto controllo: dopo il pit stop siamo stati sfortunati. Capisco Charles e mi dispiace“. Sainz si rammarica per l’opportunità persa ma guarda avanti: “Ora andremo a Baku per recuperare la doppietta mancata a Monaco“.
Ferrari, Leclerc ribadisce: “Sono deluso”
Ha voglia di ripartire Sainz, ne ha anche Leclerc che però fa un po’ più fatica a guardare avanti. Lo dovrà fare da qui a qualche giorno, ma intanto la mente torna alle decisioni prese a Monaco, a quell’errore di strategia che è costata una vittoria che sembrava già scritta.
Eccolo il tarlo che il pilota monegasco dovrà mandare via per dare il massimo nelle prossime gare: “La farò breve – dice il 16 della Ferrari – perché sono deluso. Eravamo i più veloci e stava andando tutto bene. Ma ha vinto un altro team e fa male“. E allora la logica considerazione è una: “Potevamo fare di più“. Magari accadrà a Baku dove Sainz già guarda, pensando ad una doppietta Ferrari e dove Leclerc spera possa sparire quel tarlo che lo sta accompagnando in questi giorni perché “fa male”. Anche solo a ripensarci.
