Esame patente: le novità a cui pensa il governo. L’ipotesi è introdurre l’esame da remoto, per migliorare l’efficienza delle Motorizzazioni
L’esame della patente è il momento chiave per chi vuole diventare automobilista. Passaggio fondamentale per potersi mettere al volante è il classico esame, che tutti coloro che guidano devono sostenere e superare. Ovviamente, non si tratta soltanto di imparare a guidare, ma anche di studiare la teoria e tutto quel che riguarda il codice della strada: dalle norme comportamentali alla segnaletica.
Un vero e proprio “rito”, al quale tutti i patentati si sono sottoposti. La modalità è tipica: l’esame scritto, con i famigerati test. E poi la prova pratica, con il tanto temuto parcheggio e il giro in auto di fianco all’esaminatore. Eppure dietro l’angolo potrebbe esserci una vera e propria rivoluzione: si tratta soltanto di un’idea, di una ipotesi. Ma il governo vorrebbe cambiare profondamente l’identità dell’esame di guida per aiutare le Motorizzazioni, che negli ultimi anni hanno perso il 50% del personale e riescono a sostenere gli esami con difficoltà. L’allarme è arrivato direttamente dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Enrico Giovannini. L’intervento è arrivato nell’audizione alla Commissione Trasporti alla Camera.
L’obiettivo del Governo è di rendere l’iter degli esami più snello ed efficiente. L’idea è di consentire gli esami per le patenti anche da remoto. Un’abitudine introdotta dall’emergenza pandemia, e che ha reso queste operazioni ormai fattibili. Chiaramente la bandiera di questo eventuale provvedimento sarà la trasparenza, con garanzie totali sull’identità degli esaminati. Secondo il ministro il rischio di frodi e scorrettezze sarà pari a zero, visto che ci sarà un riconoscimento facciale dei candidati.
L’esaminatore seguirà ogni passo via remoto, e l’Italia proverà a mettersi nella scia di altri paesi europei. “Remotizzare l’esame di scuola guida è importante per evitare spostamenti inutili e ottimizzare il lavoro da parte degli esaminatori”. Un beneficio per la produttività, quindi, perché il tempo necessario per svolgere l’esame dovrebbe essere ridotto del 20%. La nuova modalità d’esame dovrebbe essere introdotta dal prossimo luglio, ma si attendono le procedure ufficiali per l’entrata in vigore del provvedimento.
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