Nico Rosberg mette in guardia Verstappen e Leclerc: c’è un inatteso ostacolo per i piloti di Red Bull e Ferrari
Verstappen contro Leclerc. E’ dall’inizio del Mondiale che non si parla d’altro. E’ questa la sfida che caratterizzerà il campionato 2022 di Formula 1 secondo il giudizio della maggioranza degli addetti ai lavori.
Red Bull e Ferrari sono le monoposto migliori della griglia, fino ad ora, e i risultati hanno dato ragione alla maggioranza che sostiene che la corsa iridata sarà faccenda riservata soltanto a due piloti. O almeno lo hanno fatto fino a Monaco quando tra pioggia ed errori, è spuntato il volto sorridente di Sergio Perez per prendersi la vittoria e rilanciarsi in classifica. Il messicano, che ha appena rinnovato il contratto con la Red Bull fino al 2024, è al momento terzo, staccato di 6 punti da Leclerc e di 15 dal compagno di scuderia Verstappen.
Insomma, numeri alla mano, Perez ha tutto per ambire ad inserirsi nella lotta al campionato e rappresentare un ostacolo per i due leader della classifica. Ed è questa la sua volontà, almeno stando a quanto dichiarato da Nico Rosberg a ‘Sky Sport F1’.
Verstappen e Leclerc, Rosberg: “Perez non rinuncerà alla lotta al titolo”
Il campione del mondo del 2016 ha un’idea chiara su qual è la volontà di Sergio Perez. Se dopo Barcellona si era parlato di una gerarchia ben definita in Red Bull, al contrario di ciò che accade – ad esempio – alla Ferrari, Montecarlo ha cambiato le carte in tavola. Secondo Rosberg, infatti, quella vittoria rappresenta un messaggio chiaro alla scuderia austriaca: “Con quel successo ha avvisato la Red Bull che non ha intenzione di rinunciare alla lotta al titolo a favore di Max Verstappen“.
Una presa di posizione quindi netta da parte dell’ex pilota inglese che è convinto che Perez possa rappresentare il terzo incomodo nella lotta al Mondiale. Il messicano quindi potrebbe decidere di giocarsi le sue carte per provare a prevalere su Verstappen e Leclerc, anche se bisognerà poi valutare la presa di posizione del team che, già in Spagna, ha chiarito quali erano le gerarchie. Basterà il successo di Monaco per rimettere tutto in discussione?