Moto GP

Fabio Quartararo ancora scontento: “Me lo aspettavo”

Nel week-end del Mugello Yamaha ha messo a disposizione degli aggiornamenti per la YZR-M1 del campione francese Fabio Quartararo.

Fabio Quartararo e Yamaha ancora non ha firmato il rinnovo di contratto, ma gli ultimi risultati sono più che incoraggianti e il pilota francese guida la classifica del campionato del mondo di MotoGP con 8 punti di vantaggio sull’Aprilia di Aleix Espargarò. Da mesi chiede al costruttore giapponese più potenza per la sua moto e con i motori congelati diventa difficile esaudire la sua richiesta.

Fabio Quartararo (foto LaPresse)

Il suo manager Eric Mahè chiede garanzie tecniche sullo sviluppo del prossimo prototipo M1 del 2023, ma al momento il mercato piloti non offre valide alternative. Del resto la sua moto ha dimostrato di avere un ottimo potenziale in percorrenza e nei cambi di direzione: su un circuito favorevole alla Ducati come quello del Mugello ha saputo dare filo da torcere alla Desmosedici GP del vincitore Pecco Bagnaia.

Quartararo ha le idee chiare sul prossimo test

Fabio Quartararo (LaPresse)

In occasione del Gran Premio in Toscana gli ingegneri Yamaha gli hanno messo a disposizione alcune varianti del pacchetto aerodinamico che ha potuto testare nel venerdì di prove libere. Come promesso sono arrivati degli aggiornamenti per la sua M1 in occasione della gara del Mugello, al fine di recuperare un po’ di velocità massima sul lungo rettilineo. Ma nulla di interessante secondo Fabio Quartararo che ha preferito mantenere la carena aerodinamica già in uso da inizio campionato.

Nel post gara il campione di Nizza non ha nascosto una certa delusione: “Se hai delle novità ti aspettavi un miglioramento. La carenatura ci ha dato un po’ più di top speed. Ma ha anche punti negativi. Insieme alla mia squadra siamo stati abbastanza intelligenti da dire che saremmo rimasti con il vecchio pacchetto. Ok, ci ha dato 1 km/h in più di velocità. Ma perdiamo troppo in altre parti“.

Infine Fabio Quartararo ha dato qualche ragguaglio tecnico sulla nuova carena messa da parte ed esclude di poterla rimontare sulla sua moto in occasione del prossimo test in Catalunya. “E’ una carena con due ali in meno. Potremmo riprovarla al Montmelò. Ma se non porta vantaggi inutile provarla di nuovo“.

Luigi Ciamburro

Giornalista con la passione dei motori dal 2008. Classe 1980, laureato in Lettere moderne con indirizzo pubblicista.

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