Il campione della Yamaha Fabio Quartararo esalta la Casa rivale ed un pilota in particolare: per difendere il titolo dovrà difendersi da lui.
Aleix Espargarò e Aprilia continuano a mietere consensi, prestazioni e risultati importanti. Nelle prime sette gare il pilota di Granollers ha conquistato una vittoria e tre podi, al Mugello si candida subito tra i favoriti. Ma a Noale non pensano soltanto al presente, ma anche al futuro, approfittando delle concessioni che termineranno il loro effetto a fine campionato.
In occasione del week-end toscano i tecnici della Casa veneta hanno portato due grandi innovazioni che dovrebbero consentire di compiere un ulteriore step nelle prossime gare. La più evidente è l’ala posteriore in stile Formula 1 che ha fatto il suo esordio sulla moto del collaudatore e wild card Lorenzo Savadori. Raccolti i dati adesso si dovrà lavorare sul bilanciamento per ottimizzarla e rimonitorarla in occasione del prossimo round al Montmelò, cui seguirà una proficua giornata di test Irta. Inoltre gli ingegneri di Noale hanno portato una nuova specifica di motore.
Gli occhi del paddock sono puntati tutti su Aprilia, anche il campione in carica della Yamaha Fabio Quartararo non può che complimentarsi con gli avversari: “Hanno fatto un lavoro che fa paura, non solo i tecnici ma soprattutto Aleix che guida questa moto da tanti anni e non ha mai mollato – ha detto a Sky Sport MotoGP al termine del venerdì di prove libere -. E’ stato sempre lì per migliorare la moto, l’ha fatta lui. Ha fatto davvero un bel lavoro“.
Dal prossimo anno ci saranno solo due Yamaha M1 in griglia dal momento che la squadra satellite di Razlan Razali hanno firmato con Aprilia. Per Quartararo però non si tratta di una grande perdita. “Quest’anno il team satellite Yamaha non è stato molto utile perché non abbiamo potuto confrontare molto i dati. L’anno scorso con Franco a volte abbiamo confrontato i dati. Ma nel 2022 non abbiamo dati da guardare. Non conosco i piani della Yamaha ma penso che non sarebbe un grosso problema avere solo due moto“.
Secondo alcune indiscrezioni la Casa di Iwata guarda al 2024 per riprendersi una squadra privata e gli occhi sarebbe tutti puntati sul team Mooney VR46 di Valentino Rossi. Ma di questo si parlerà solo fra un anno. Nel 2023 la squadra gestita da Alessio Salucci continuerà il suo percorso con Ducati come da contratto.
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