Jean Alesi analizza quanto fatto dalla Ferrari nell’ultimo GP di Monaco, dove il team ha sbagliato e tolto una vittoria praticamente cerca a Leclerc.
Il Gran Premio di Monaco non è andato secondo i piani iniziali e la Ferrari può solo recitare il mea culpa. Davvero incredibile l’errore di strategia fatto e che è costato la vittoria a Charles Leclerc.
Dopo la doppietta nelle qualifiche c’era la prospettiva di poter fare altrettanto in gara, ma non è andata così. Leclerc, che partiva dalla pole position, ha chiuso quarto e Carlos Sainz ha concluso in seconda posizione perdendo la vittoria a causa di un doppiato (Nicholas Latifi su Williams).
Il grande errore è stato commesso con Charles, fatto rientrare per il secondo pit stop quando c’era già il compagno di squadra a fare la sosta. Perso tempo prezioso e buttato via un risultato importante per tutta la scuderia, che ha perso punti sulla Red Bull sia nella classifica piloti sia in quella costruttori.
Jean Alesi nel suo articolo per il Corriere della Sera ha commentato quanto successo nel Gran Premio di Monaco: “Mai vista una frenesia così manifesta attorno a un pilota. Leclerc era circondato, pressato da migliaia di persone che davano per scontata la sua vittoria. Una effervescenza eccessiva, quasi spaventosa, attorno a Charles”.
Alesi ritiene che l’atmosfera attorno a Leclerc non fosse delle migliori, perché c’era troppa pressione nei suoi confronti, e forse ciò ha indotto in errore anche la Ferrari: “Non voglio fare l’avvocato delle cause perse – spiega – e neanche il tecnico esperto che analizza i dati della gara. Capisco come sia stato possibile commettere un errore in quel caos emotivo totale. La Ferrari ha sbagliato, certo, ma tirare la croce su chi lavora non mi piace”.
L’ex pilota giustifica in parte lo sbaglio commesso dal team di Maranello e invita tutti a vedere il bicchiere mezzo pieno in un weekend comunque al di sotto delle aspettative: “Poteva andare peggio. Un secondo e un quarto posto non vanno buttati. La Ferrari rimane la macchina migliore in pista”.
Il morale nel box non è certamente alto, ma è fondamentale ricaricare le pile e tornare migliorati nel prossimo gran premio in programma a Baku nel weekend 10-12 giugno.
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