Mattia Binotto, Team Principal della Ferrari, ha lanciato un avvertimento a tutte le scuderie: le sue parole sono inequivocabili
La Ferrari è in piena lotta per il mondiale con la Red Bull. Non un weekend positivo quello di Montecarlo per la Rossa con il clamoroso errore ai box che ha fatto perdere la leadership (e una vittoria ampiamente alla portata) a Charles Leclerc.
Se la Ferrari sbaglia, la Red Bull ne approfitta con Perez che trionfa nel Principato davanti a Sainz e a un Verstappen che, partito dalla quarta posizione della griglia, si prende un terzo posto che gli consente ulteriormente di allungare nella classifica generale su un Leclerc beffato e furioso per quanto accaduto.
Se la Rossa in pista continua a battagliare con la Red Bull, le due scuderie in ambito “politico” sono decisamente alleate nella battaglia del budget cap. Il Team Principal della Ferrari è stato decisamente chiaro. “Si deve alzare, è molto alta l’inflazione al 6% e prestissimo i top team toccheranno il tetto di spesa” ha spiegato.
“Alzarlo è l’unico modo, sarebbe sbagliato che sia il budget cap a decidere un mondiale. E’ possibile che supereranno il tetto di spesa in molti perché non vi sono modalità per restarne sotto. La tolleranza prevista dal regolamento è del 5% – ha poi proseguito – ed oltre si parla di infrazione minore ma sono sconosciute le penalità“.
Mattia Binotto all’attacco: la sua posizione anche sul salary cap
Il Team Principal della Ferrari ha poi rincarato la dose. “E’ una questione di responsabilità nei confronti del regolamento, non una differente per i top team e quelli più piccoli, non si procede in avanti se ognuno si muove solo per interessi personali” ha spiegato il manager.
“Nel 2021 – ha ricordato – pur consci del fatto che la nostra monoposto non fosse competitiva, abbiamo accettato e condiviso il congelamento fino al 2022 del regolamento tecnico“. Binotto ha anche toccato l’argomento del tetto a piloti e stipendi, di fatto il salary cap. “Non ci sono soluzioni brevi perché tocca anche l’argomento legale ma stiamo discutendo di questo anche se sarà necessario del tempo” ha concluso.
Anche Horner, proprio in occasione della conferenza stampa, aveva espresso una posizione molto netta, forse ancora più estrema rispetto al manager del Cavallino. La spaccatura all’interno del paddock tra i grandi e piccoli Team sembra davvero netta al momento e di difficile risoluzione.