Alex Marquez svela qualche retroscena sulla nuova operazione a cui sarà sottoposto Marc Marquez il prossimo 2 giugno.
Marc Marquez ha calamitato l’attenzione nel sabato del Mugello annunciando il suo quarto intervento al braccio destro, a 18 mesi dall’ultima operazione. Un fulmine a ciel sereno che costringe la Honda a ricorrere al suo collaudatore Stefan Bradl fino al termine del Mondiale, in attesa di conoscere i tempi di recupero del campione. In realtà in casa Marquez questa eventuale operazione era risaputa dallo scorso inverno.
L’intervento è stato rinviato fino al prossimo 2 giugno, negli USA e sarà eseguita con una nuova tecnica, perché l’osso solo ora si è solidificato completamente. Chi conosce meglio degli altri la vera situazione privata di Marc Marquez è suo fratello Alex, che da qualche mese si è trasferito insieme a lui a Madrid, dove il pilota otto volte iridato stava seguendo un piano di fisioterapia. “Non sono scioccato perché lo sapevo già“, ha detto l’alfiere del team LCR Honda. “Hanno provato ad eseguirla in passato, ma per i medici non era ancora il momento giusto“.
Il racconto di Alex
Nonostante le condizioni fisiche ancora precarie, peggiori di quanto i tifosi si aspettassero, Marc Marquez ha girato in pista, si è preso i suoi rischi, ha rimediato caduta su caduta. “Ha provato come pilota, conoscendo i limiti che aveva, sono impressionato da quello che ha fatto finora“, ha ammesso il pilota catalano come riportato dal giornale spagnolo ‘AS’. “Speriamo che con questa operazione vadano via i dolori dolori e possa tornare a una vita più normale“.
Nonostante i risultati poco incoraggianti raccolti dall’inizio del campionato, Marc Marquez non ha avuto bisogno di nessun supporto psicologico da parte del fratello minore: “Non ho dovuto incoraggiarlo, perché come ha detto questa operazione è una buona notizia. Il dottore l’ha visto bene e questa è la miglior decisione per lui e per tutti. Non solo per la sua vita da pilota, ma anche per la vita di tutti i giorni“.
E finalmente Alex Marquez non lo vedrà più patire per questa sofferenza che ormai si trascina dal luglio 2020, quando ha rimediato quel terribile incidente in gara a Jerez. “Voglio vederlo smettere di prendere antinfiammatori e soffrire. Per me personalmente è un’ottima notizia e, ne sono certo, è qualcosa di molto positivo per tutta la famiglia“.