In una gara nel corso della quale poteva succedere davvero di tutto, la Ferrari decide di complicarsi la vita e merita il voto più basso delle pagelle del Gran Premio di Monaco di F1
Ci sono scelte, il mondo della Formula 1 le definisce strategie, per le quali vengono impiegati analisti altamente specializzati nella chiave tattica della gara, che possono determinare una vittoria o un disastro.
Nel caso del Gran Premio di Monaco alla Ferrari non ne è andata dritta una. Anche se la stragrande maggioranza delle responsabilità pesa su una scelta, o su una incomprensione, che è costata punti preziosissimi alla scuderia di Maranello.
Le Pagelle del GP F1 di Monaco
Ferrari – Considerando i presupposti della vigilia, l’ottimo lavoro nelle qualifiche e poi Leclerc e Sainz davanti a tutti sotto un diluvio torrenziale, su una pista dove passare è quasi impossibile, ci voleva davvero impegno per rovinarsi la vita. Ma la Ferrari, incredibilmente, ci è riuscita. Sbagliati i tempi e i modi della chiamata al box sia di Sainz che di Leclerc. In un momento in cui pochi decimi di secondo fanno la differenza. La gara che costa il podio al Leclerc e la vittoria allo spagnolo è tutta qui. Un errore che fa riflettere. Voto 4
Sergio Perez – Gentilmente omaggiato dell’errore di strategia da parte della Ferrari riesce nella non facile impresa di reggere a una pressione pesantissima su quattro gomme che a poco a poco si sgretolano e su una pista che non consente la minima distrazione. Bravo, costante, concentrato. Anche quando, con tempi nettamente più lenti, fa da tappo ed evita di andare in angoscia. Voto 8
Carlos Sainz – Da capire se sia stato lui a chiedere di uscire più tardi, rinviando anche il cambio di Leclerc, in ogni caso sono dettagli che lo coinvolgono solo da un punto di vista partecipativo. In pista, senza alcuno spazio per poter sorpassare, è riuscito a tenere sotto pressione fino all’ultimo istante Perez ma ha capitalizzato pochissimo di quello che la Ferrari aveva seminato ieri. Voto 6.5
Max Verstappen – Commette un paio di errori nella fase più confusa del gran premio. Poi nel trenino finale, quando c’era molto da rischiare e pochissimo da rosicare, decide di fare la cosa più intelligente considerando la sua posizione di leader della classifica. Si concentra sul bersaglio grosso, taglia il traguardo, sale sul podio e allunga in classifica generale rispetto ai diretti inseguitori. Voto 6.5
Charles Leclerc – Episodi come quello di oggi possono capitare nella vita di un pilota che, molto più spesso, deve confrontarsi con i propri errori, e scenderci a patti. Stavolta, magari senza esagerare con le polemiche che non aiutano e non portano mai niente di buono, dovrà essere forte delle sue idee e capire con il Team che cosa non ha abbia funzionato. Eloquente il suo team radio a fine gara: “Non ho parole, non possiamo fare una roba del genere”. No, concordiamo. Non si può. Voto 6
George Russell – Lontano dalle treno di testa nel rush finale che vedeva distacchi cortissimi tra i battistrada, si accontenta di una quinta posizione che è comunque estremamente significativa perché lo rende, una volta di più, l’uomo forte della Mercedes. Oltretutto per distacco rispetto a Lewis Hamilton. Voto 6
Fernando Alonso – Su una pista che lo ha visto straordinario protagonista in più di un’occasione, con una macchina che ha ampi margini di miglioramento e che continua a non dare grandi garanzie, pur con qualche timido segnale di miglioramento, infila il giro più veloce. Questo già basta per un voto pieno. Voto 7
Lewis Hamilton – Fa una certa impressione vederlo inquadrato pochissimo, protagonista quasi invisibile di una gara che non lo vede mai tra i primi. Se a Barcellona la Mercedes aveva mostrato segnali di ripresa questa non era la sede giusta per una eventuale conferma. Ma anche in Azerbaijan, il contesto generale non è certo favorevole alla Mercedes. Voto 5.5
Valtteri Bottas – Anche lui inquadrato pochissimo. Ma le valutazioni della sua gara sono nei tempi, costanti, continui e precisi di una prestazione essenziale. Senza sbavature nella quale la sua Alfa Romeo raccoglie il massimo possibile. Voto 6